I giallorossi si vendicano inserendosi per l'attaccante croato. Intanto per il centrocampo si vaglia Lemina
Perso Kessié, la Roma sta cercando un nome per il centrocampo. Ed è spuntato anche quello di Mario Lemina, rimasto nell'ombra alla Juve e desideroso di giocare di più. Il francese piace a Monchi, che vorrebbe inserire un elemento giovane e di talento in un reparto con Strootman e De Rossi in bilico e Florenzi fragile. Ma non è tutto. Perché da Firenze arriva la voce di un interessamento per Sousa, che potrebbe portare in dote anche Nikola Kalinic.
Ma andiamo con ordine e partiamo da Lemina. Il primo obiettivo dei giallorossi era Kessié. Sembrava fatta e invece si è messo in mezzo il Milan, che avrebbe trovato l'accordo finale. Così a Roma devono trovare un'alternativa. E il Mario junior bianconero farebbe al caso loro, ancor più di Jankto. L'ex Marsiglia quest'anno è rimasto chiuso dalla decisione di puntare su un centrocampo a due, con in più la concorrenza di Marchisio, Rincon e Sturaro. Non è un mistero che per questo sia finito sul mercato. A soli 23 anni Lemina ha diverse pretendenti, ma la Capitale (dove arriverebbe facendo il percorso inverso di Pjanic) potrebbe regalargli quelle soddisfazioni personali che a Torino sono mancate. A un costo accettabile, visto che il suo cartellino (contratto in scadenza nel 2020) è valutato una decina di milioni di euro: la Juve lo aveva pagato complessivamente 12,5 milioni di euro tra prestito e riscatto.
Il vero colpo, però, sarebbe Kalinic. L'attaccante è in partenza dalla Fiorentina ed è nel mirino del Milan, che sarebbe pronta a pagarlo 30 milioni di euro. Ma c'è una novità. Perché a Roma potrebbe arrivare Paulo Sousa, che pareva destinato a un ritorno a Dortmund. Il fatto è che il futuro dell'allenatore portoghese e dell'attaccnate croato sono strettamente legati tanto che proprio Kalinic non ha mai nascosto di voler seguire il suo attuale tecnico. E la Roma, che è alla ricerca di un sostituto di Spalletti per la panchina e di un bomber da affiancare a Dzeko, potrebbe prendere due piccioni con una fava. A patto di essere pronta a mettere sul piatto un'offerta pari a quella rossonera.