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Lazio, Tare blinda Inzaghi e Immobile: "Milinkovic via solo con l'offerta giusta"

Il ds biancoceleste conferma l'arrivo di Escalante: "A questa squadra servirà tanto"

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Come sarà il primo calciomercato post emergenza coronavirus? Igli Tare, ds della Lazio, ne ha parlato ai microfoni di Sky Sport: "Penso che per tutti cambierà molto perché è successo qualcosa che succede forse una volta nella vita e di conseguenza dobbiamo adeguarci. Serve tanta fantasia, ma soprattutto molta chiarezza per capire come procedere per pianificare il presente ma anche il futuro".
 

E in casa Lazio le certezze di certo non mancano, a partire dal tecnico, Simone Inzaghi, il cui contratto verrà rinnovato: "Per noi è una priorità: il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti. Il suo legame con questa società va al di là di una cosa normale, lui è la storia di questa società perché è più di 20 anni che è qui dentro e nessuno sente addosso questa maglia più di lui". Blindato Inzaghi è stato il turno del capocannoniere del campiomato, Ciro Immobile:  "Immobile non è mai stato contattato o richiesto da parte del Napoli anche perché Immobile è la Lazio e la Lazio è Immobile. È un legame molto forte e penso che rimarrà per tanti anni".

Qualche certezza in meno invece sui gioielli più preziosi della rosa della Lotito, come Luis Alberto e Milinkovic-Savic, per i quali secondo Tare il prezzo non scenderà: "Penso che per i giocatori di prima fascia i prezzi non si abbasseranno. Ovviamente per quelli di fascia media-bassa qualcosa cambierà verso il basso". "Di sicuro noi non abbiamo bisogno di vendere in questo momento", aggiunge ancora Tare, che però poi apre ad una possibile cessione del serbo: "Il rapporto del ragazzo con la piazza, la città e la Lazio non morirà mai perché è un legame molto forte, cresciuto negli anni. D'altro canto va vista la situazione, i desideri, tutte le cose di cui abbiamo parlato: ogni situazione sarà valutata al momento opportuno senza nessuna pressione ma soprattutto per il bene di entrambe le parti. Se sarà una possibilità che accontenta la società e il giocatore, verrà presa in considerazione; se non ci sarà, lui è felice e noi siamo molto felici che resti. Valutazione? Io non sono bravo, ma è un giocatore di prima fascia".

Tare ha parlato di possibili cessioni ma anche di nuovi acquisti per il futuro: "A breve ci sarà l'annuncio dell'acquisto di Escalante dall'Eibar - ha dichiarato - È un giocatore che a questa squadra servirà tanto perché ha esperienza e le caratteristiche giuste per inserirsi al meglio nella nostra rosa". La qualificazione in Champions potrebbe cambiare le strategie della Lazio? "Non è questione di quanto paghi un giocatore: per me sono fondamentali certe caratteristiche e soprattutto se quelle caratteristiche sono utili per la squadra. Un esempio clamoroso è l’arrivo di Caicedo che è stato comprato per le sue qualità: noi dall’inizio eravamo convinti che alla lunga sarebbe stato un grande colpo. Un acquisto deve avere un senso, l’importante è avere una squadra competitiva ma anche che può giocare su 2-3 fronti".

Dal futuro al passato e alle recriminazioni per il mancato arrivo di Olivier Giroud lo scorso gennaio: "Non l’ho nascosto a gennaio e non lo nascondo adesso, noi negli ultimi giorni di mercato abbiamo avuto la possibilità di portare Giroud a Roma e abbiamo cercato di andare fino in fondo per realizzarlo perché Giroud è Giroud, e anche se ha 33 anni è sempre integro, molto forte e con grande esperienza internazionale. Sarebbe stato un grande acquisto per noi, ho avuto modo di incontrarlo e conoscerlo da vicino ed è stato un incontro molto piacevole perché ho potuto conoscere una grande persona e un grande professionista con grandi motivazioni, ma allo stesso momento avevo intuito che la sua priorità era restare a Londra perché la famiglia vive lì da anni".

Circa sei mesi prima, invece, la tentazione Milan: "Ho avuto un contatto, ormai è noto, con il Milan l’anno scorso. A livello affettivo da bambino non ho mai nascosto la mia simpatia per il Milan di Van Basten, Gullit, Rijkaard: sono cresciuto con il mito del Milan di Sacchi, ma poi, quando arrivi al momento in cui devi fare una scelta, la Lazio è la Lazio e ha un ruolo fondamentale nel mio cuore. Posso dire che mi sento laziale perciò il mio legame con questo club va al di là della questione professionale ed è una creatura che abbiamo creato negli anni, e quando guardo i frutti di questo lavoro il legame diventa ancora più forte".
 

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