Se tante stelle dello sport sono state in prima fila nelle proteste per la morte di George Floyd a Minneapolis, un semi sconosciuto calciatore serbo dei Los Angeles Galaxy, Aleksandar Katai, ha pagato con l'annullamento del contratto alcuni post 'razzisti e violenti' della moglie riferiti al dramma che sta scuotendo l'America. A dare notizia del brutto episodio e' stato lo stesso club californiano di Major League, informando di aver appreso 'di una serie di post sui social media razzisti e violenti da Tea Katai, in cui la donna sembrava deridere i manifestanti di Black Lives Matter e scherzare sui saccheggi avvenuti in varie citta' Usa. L'ex club di Zlatan Ibrahimovic, di comune accordo col giocatore, ne ha rescisso il contratto, perche' "fermamente contrario al razzismo di qualsiasi tipo, incluso quello che suggerisce la violenza o cerca di sminuire gli sforzi di coloro che perseguono l'uguaglianza razziale". Katai si e' scusato, definendo i post 'inaccettabili' e, aggiungendo che le opinioni espresse "non sono quelle che condivido, ma questo e' un errore della mia famiglia e mi assumo la piena responsabilita'".