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JURIC: "ROMA LA MIA GRANDE OCCASIONE"

21 Set 2024 - 18:16

Allenatore della Roma da poco più di 72 ore e un silenzio attorno a lui che fa rumore. Ivan Juric si presenta da solo alla vigilia dell'esordio sulla panchina giallorossa contro l'Udinese. I Friedkin, infatti, non sono più nemmeno a Trigoria, hanno lasciato la capitale dopo un blitz nato e concluso per esonerare Daniele De Rossi, mentre il resto della dirigenza resta in silenzio come negli ultimi otto mesi. Dunque nessun'eccezione, nemmeno per le prime parole del nuovo allenatore che ricorda da solo il proprio curriculum: "Alleno da 14 anni, di cui gli ultimi otto in Serie A e a buon livello, ma la Roma è la squadra più forte che mi è capitata. Per me è una grandissima occasione, con un club così non pensi al contratto, devi solo dimostrare di essere capace". Una missione non certo semplice e non tanto per il valore della rosa che definisce "ottimo", quanto per il clima creatosi intorno alla squadra dopo la cacciata di De Rossi. Domani è prevista una forte contestazione all'Olimpico con i gruppi organizzati che entreranno dopo mezz'ora e poi continueranno a protestare contro giocatori e proprietà. Ecco allora che a difendere la Roma ci prova Juric, prima elogiando il lavoro fatto dal suo predecessore e poi mettendosi a scudo dei suoi nuovi calciatori. "Il lavoro di Daniele non è tutto da buttare - ha spiegato - Ci sono tanti spunti da prendere e ai quali poi aggiungere alcune mie caratteristiche, come l'aggressività. Ma questa è una squadra che ha dimostrato di poter scendere in campo in un certo modo e di potersela giocare con chiunque". Per la sua Roma "servirà tempo", ma dopo esser subentrato di problemi non ne ha riscontrati. "E' una squadra che ha dato tutto per De Rossi, non c'erano problemi all'interno. Purtroppo gli allenatori pagano i risultati", le parole di un tecnico che vorrebbe concentrarsi solo sull'Udinese e invece è costretto a occuparsi anche di tanto altro per cercare di mantenere a galla una nave che nell'ultima settimana ha rischiato di affondare. Sugli obiettivi non si nasconde: "La proprietà è stata molto chiara, ha chiesto risultati e sviluppo dei giocatori, alzando il livello della rosa, poi dobbiamo arrivare in Champions e rimanerci". Più facile a dirsi che a farsi, soprattutto quando all'esordio affronti un Udinese che "sta over perfomando", sempre parole di Juric. Per contrastare i friulani pensa al 3-4-2-1 e non esclude la possibilità di far giocare insieme Dybala e Soulé dietro Dovbyk. In squadra, inoltre, potrebbe rivedersi anche Zalewki, finito fuori rosa per volere della proprietà, ma la cui situazione "sta rientrando" ha spiegato l'allenatore croato, sottolineando come Nicola sarebbe "un elemento valido per lo sviluppo della stagione". Ma alla fine solo i risultati possono allontanare tensioni e polemiche dell'ultimo periodo. Lo sa bene Juric che già con l'Udinese non può sbagliare.

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