Modric a gennaio e Barella a giugno: l'Inter non cambia strategia, anzi rilancia

Al di là delle parole del dt Ausilio, la pista croata è ancora aperta. E il grande obiettivo per il futuro è il cagliaritano

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Senza i paletti del settlement agreement sarà tutto più agevole. Non certamente più facile ma per lo meno con molti meno vincoli. Ecco perché il mercato dell'Inter dell'anno prossimo (al netto del fatto che le regole del Fair Play Finanziario andranno sempre e comunque rispettate) necessiterà di un minor apporto creativo da parte del dt nerazzurro Piero Ausilio. E, detto questo, ecco perché anche 40/45 milioni da investire su Nicolò Barella (il centrocampista del Cagliari già li vale tutti e non è escluso che il suo valore possa ulteriormente crescere se continuerà a giocare sui livelli attuali) non paiono più una cifra esorbitante e impossibile come invece è successo l'estate passata, quando per il suo cartellino il presidente dei sardi Giulini ne chiese invece 30/35.

Ma se il giovane centrocampista rossoblù è l'obiettivo per la prossima stagione, più a breve il nome che torna di moda è quello di Luka Modric. Che Piero Ausilio abbia definito "impossibile" una trattativa con il Real il prossimo gennaio è ovvio, ma non esclude affatto che da qui a due mesi la situazione possa essere nei fatti radicalmente diversa. L'Inter non ha la minima intenzione di esporsi ma assiste invece interessata all'evolvere del rapporto Modric-Lopetegui: il feeling tra il croato e il tecnico del Real non è certo dei migliori ma stavolta dovrà essere il giocatore a uscire allo scoperto e, nel caso, a parlare chiaramente. Di certo, ad oggi, c'è che la discussione per il tanto sbandierato rinnovo non è mai stata neppure abbozzata e che con il contratto in scadenza nel 2020 per i blancos l'ultima finestra di mercato utile per mometizzare è appunto quella che sta per arrivare.

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