Altra giornata decisiva sull'asse Milano-Londra per l'affare Romelu Lukaku. Il Chelsea ha deciso di spingersi fino a 110 milioni di euro in contanti per strappare l'attaccante belga ai campioni d'Italia. La proposta alternativa ne prevede 120, compreso però il cartellino di Davide Zappacosta per abbassare l'esborso della quota fissa. Dal canto suo, invece, l'Inter ha deciso di non accettarne meno di 120, e solo cash. 

La volontà del Chelsea è di chiudere entro il weekend per consegnare il giocatore a Tuchel in vista della Supercoppa Uefa di mercoledì, la volontà di Lukaku è di tornare in Premier League, la volontà di Suning è di accettare la cessione del giocatore, ma alle sue condizioni. Senza la marcia indietro di una di queste parti (sinora convinte nelle proprie decisioni), inutile pensare a possibili ripensamenti. Di certo, sono previsti nuovi contatti tra i due club proprio per definire i contorni economici dell'offerta.

Gli inglesi preferirebbero, comunque, l'inserimento di una contropartita: in casa nerazzurra viene scartato Marcos Alonso, c'è più margine su Emerson Palmieri o Zappacosta fermo restando che Marotta e Ausilio puntano a incassare solo cash, per poi investire liberamente quanto possibile nei rinforzi.

E che le parti siano piuttosto avanti lo si intuisce anche da un messaggio che Federico Pastorello, procuratore di Lukaku e intermediario della trattativa, ha lasciato in risposta ad un tifoso nerazzurro che si scusava per i toni offensivi usati da altre persone su Instagram. "Avrete modo di ascoltare le nostre ragioni presto, comunque vada a finire" scrive l'agente che, comprensibilmente, si cautela con quel 'comunque vada' ma di fatto si prepara in qualche modo a motivare l'epilogo dell'avventura di Lukaku all'Inter dopo due anni ricchi di gol.