In attesa di festeggiare la seconda stella, ormai a un passo, Steven Zhang lavora dai suoi uffici cinesi per tenersi stretta l'Inter. La scadenza del prestito con Oaktree è molto vicina (20 maggio) e i contatti con il fondo californiano sono fitti: il patron nerazzurro è fiducioso di poter rimanere ancora in sella ai meneghini. Come? Non rimborsando la maxi-cifra, ormai lievitata fino a toccare quota 350 milioni di euro (interessi compresi), bensì rinnovando il prestito con un orizzonte temporale più corto. Uno-due anni ancora, con conseguente innalzamento del tasso d'interesse, attualmente pari al 12%. L'opera di risanamento attualmente in atto dalla proprietà cinese è molto apprezzata dal fondo californiano, e la prosecuzione dell'attuale stato permetterebbe a entrambe le parti in causa di vedere l'evoluzione dell'intricata faccenda legata allo stadio.
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Zhang, che non smette di seguire da vicino le vicende giornaliere di Lautaro e compagni tramite contatti costanti con i dirigenti, confida di essere ancora al timone dell'Inter a giugno. Non a caso ha già fornito le linee guida per il mercato e soprattutto ha dato il suo ok per i rinnovi, a dir poco onerosi, dei leader Lautaro e Barella. Onerosi dicevamo, visto che il Toro e il sardo, diventeranno i calciatori più pagati della rosa. Un modo per blindarli almeno fino al 2028 e allontanarli dalle big europee, pronte a fare la spesa in Via della Liberazione a suon di milioni. Magari se ne occuperà di persona lo stesso Steven appena metterà piede a Milano. Certo, non nel breve visto che, scrive La Gazzetta dello Sport, non è previsto un arrivo del giovane imprenditore orientale in Italia in occasione della festa scudetto per motivi personali.
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