Il nigeriano dovrebbe presentarsi ma potrebbe forzare ulteriormente la mano. Intanto emerge un retroscena sul patto con la Dea
Il primo strappo, o il secondo se si vuole inserire nel discorso pure la cancellazione delle foto atalantine sul profilo Instagram, è arrivato ieri con il comunicato ufficiale con cui chiede all'Atalanta di essere liberato per l'Inter, oggi però potrebbe essercene un altro, ancora più concreto. A Zingonia, assieme alla squadra, per la ripresa degli allenamenti è infatti atteso anche Ademola Lookman che sta ancora recuperando dal problema al polpaccio.
L'attaccante fin qui, almeno a livello di professionalità, è stato impeccabile presentandosi anche sabato per il lavoro individuale ma l'intransigenza dei bergamaschi nel mantenere la promessa fattagli qualche mese fa potrebbe anche indurlo a non presentarsi agli ordini di Juric, magari mandando al suo posto un certificato medico, come fece un anno fa Koopmeiners. Scenari, ipotesi, illazioni: la palla passa a Lookman e la sua presenza o meno a Zingonia nelle prossime ore scandirà meglio i tempi di un affare che l'Atalanta vuole decidere in ogni suo aspetto: dalle tempistiche, alle modalità, alle cifre e, magari, anche alla destinazione finale.
Perché se il giocatore nello sfogo social ha rimarcato il gentlemen agreement (non è una promessa scritta), il club fa trapelare che è ancora valido ma era stato stabilito solo a fronte di un'offerta equa proveniente dall'estero, il che quindi escluderebbe l'Inter e qualsiasi altra pretendente italiana a meno di una proposta da far girare la testa (i 50 milioni sin qui circolati o, forse, anche di più?). Il cortocircuito sembra proprio qui, con l'Atalanta che ha dato per scontato - visto che il patto di dodici mesi fa era nato sulla scia della proposta, rifiutata, del PSG - che questa estate la via preferenziale gli sarebbe stata garantita solo fuori dall'Italia ma di fatto questo non è mai stato comunicato in via ufficiale al giocatore e al suo entourage che credevano sarebbe stata buona per ogni mercato, quindi anche in Serie A, e ora sono risentiti per questo.