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Atalanta, rottura totale con Lookman: non si presenta a Zingonia per l'allenamento

Il nigeriano, assente al pranzo di squadra, ha ulteriormente forzato la mano non presentandosi all'allenamento odierno. Intanto emerge un retroscena sul patto con la Dea

04 Ago 2025 - 23:23

Tra l'Atalana e Ademola Lookman è rottura totale. Dopo le tensioni, la cancellazione delle foto della Dea sul profilo Instagram e il comunicato ufficiale con cui su ha chiesto al club di essere liberato per l'Inter, oggi il nigeriano non si è presentato a Zingonia per la ripresa degli allenamenti col resto della squadra che è rientrata in Italia dopo la vittoria contro il Lipsia in amichevole. Dopo aver saltato il pranzo (non obbligatorio), l'attaccante ha disertato anche la seduta in cui non avrebbe lavorato con la squadra, ma a parte con terapie specifiche. L'Atalanta a questo punto potrebbe decidere di prendere provvedimenti e multare il giocatore. 

Lookman, che sabato era andato regolarmente al centro sportivo atalantino per continuare il lavoro individuale dopo l'infortunio al polpaccio, ha quindi forzato ulteriormente la mano e l'intransigenza dei bergamaschi nel mantenere la promessa fattagli qualche mese fa lo avrebbe indotto a non presentarsi oggi al centro Bortolotti. Quale quindi il prossimo passo della telenovela?

Secondo quanto riferito da Calciomercato.com l'Inter starebbe valutando il da farsi, con un nuovo eventuale rilancio solo dopo l'esito dell'incontro tra l'entourage del giocatore e la società orobica. Un meeting previsto nelle prossime ore dopo il muro alzato dal nigeriano con l'assenza all'allenamento, incontro che potrebbe sbloccare in qualche modo la situazione dando al club milanese le indicazioni per un altro sforzo o il definitivo tramonto dell'operazione nel caso in cui Percassi dovesse restare fermo sulla richiesta di 50 milioni più bonus.

IL RETROSCENA SULLA CLAUSOLA
Intanto emerge un retroscena sul famoso gentlemen agreement (non è una promessa scritta) tra le parti: secondo l'Atalanta era scontato - visto che il patto di dodici mesi fa era nato sulla scia della proposta, rifiutata, del PSG - che questa estate la via preferenziale gli sarebbe stata garantita solo fuori dall'Italia ma di fatto questo non sarebbe mai stato comunicato in via ufficiale al giocatore e al suo entourage che credevano sarebbe stato buono per ogni mercato, quindi anche in Serie A.

La posizione del club bergamasco è stata ben riassunta dalle parole di Luca Percassi: "L'anno scorso a fronte di un'offerta da 20 milioni del Psg il giocatore ci aveva chiesto di essere ceduto e l'Atalanta si era ripromessa di poter cedere il giocatore in questa sessione di mercato basandosi su due presupposti che lui stesso ci aveva chiesto: raggiungere in primis un super top club europeo e che in Italia non si sarebbe mai visto con una maglia diversa dall'Atalanta, sia per quello che ha fatto lui, sia per quanto ricevuto da parte della società".

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