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Inter, altro ostacolo per Lookman: a complicare l'affare la percentuale da girare al Lipsia

La Dea dovrà versare il 15% della plusvalenza netta al club tedesco: anche questo spiega la posizione rigida dell'Atalanta

01 Ago 2025 - 17:41
 © Getty Images

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Nella lunga estate di calciomercato il tira e molla tra Inter e Atalanta per Ademola Lookman è una delle telenovele che più stanno durando. Il no dei Percassi non è definitivo: resta da capire se i 20 volte Campioni d'Italia decideranno di rilanciare per arrivare comunque al nigeriano ex Leicester. I bergamaschi insistono e vogliono assolutamente 50 milioni di euro, mentre l'Inter non è andata oltre i 42 milioni di euro più 3 di bonus. 

Una distanza minima nella forma, trattasi poi di 5 milioni di euro se i bonus venissero raggiunti, ma un po' più ampia nella sostanza. Oltre al "decidiamo noi tempi e modi per eventuale cedere il giocatore" che ha tuonato Percassi per sottolineare la posizione di forza dell'Atalanta in questo momento, c'è un aspetto economico che può spiegare in parte questa mancanza di passi in avanti dopo tanti sforzi e riguarda l'operazione che la stessa società orobica concretizzò per portare il giocatore in Italia nel 2022 prendendolo dal Lipsia.

In quell'accordo da 9,35 milioni di euro versati nelle casse del Lipsia, il club tedesco riuscì a ottenere il riconoscimento di una percentuale sull'eventuale plusvalenza che l'Atalanta avrebbe potuto fare in caso di cessione a valori più alti, come in questo caso, crescente in base all'incasso dalla vendita. Valutando gli ammortamenti calcolati da Calcio e Finanza, a oggi il cartellino di Lookman vale 4,35 milioni di euro nel bilancio nerazzurro.

Secondo quell'accordo l'Atalanta è tenuta a riconoscere il 10% della plusvalenza netta al Lipsia per una cessione fino ai 20 milioni di euro, ma che sale al 15% per incassi superiori. Ecco perché anche i cinque/dieci milioni in più o in meno di parte fissa nell'accordo con l'Inter possono fare una grossa differenza. L'esempio è semplice: con un'offerta da 40 milioni di euro di parte fissa l'Atalanta guadagnerebbe "solo" 28.5 milioni, contro i 36.5 di una cessione sui 50 milioni di euro; otto milioni in più, la vera forbice al momento tra domanda e offerta.

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