Da Ibra ad Allan e Perisic: i "colpi mancati" di gennaio

Tutti gli affari e le trattative sfumate a gennaio

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Poteva essere e non è stato. Potevano esserci molti altri colpi in questo mercato di gennaio, ma si sa che a gennaio tutto è più difficile. Si era detto che quest'anno sarebbe stato tutto diverso, perché le squadre ancora in corsa per la Champions e per l'Europa League potevano aggiungere valore tecnico alle proprie rose e iscrivere nuovi giocatori per la fase a eliminazione diretta. Ma certo tra gli affari mancati spiccano alcuni nomi

Quello di Zlatan Ibrahimovic, tanto per cominciare. Sembrava ormai a un passo dal Milan, ma è stato il primo ad alzare la mano dicendo che sarebbe rimasto a Los Angeles, prima ancora che scattasse la data del 3 gennaio, giorno di inizio di questo mercato appena concluso. Poi quello di Mario Balotelli. Idea un po' folle e un po' lucida passata per la mente di Enrico Preziosi mentre stava vendendo Piatek al Milan, offerto poi anche al Sassuolo prima di passare all'Olympique Marsiglia. Ma nei nomi che hanno segnato questo mercato ci sta anche quello di Kingsley Ehizibue, difensore nigeriano. Aveva fatto le visite mediche con il Genoa poi è sparito e ripresentandosi agli allenamenti del Pec Zwolle, la squadra dove gioca in Olanda, ha detto: “Dio mi ha detto di non accettare il trasferimento”. 

Non c'entra Dio, ma sicuramente c'entra l'autorevolezza di un allenatore nel mancato passaggio di Allan e Koulibaly dal Napoli al Paris Saint Germain. Il presidente Aurelio De Laurentiis era molto tentato di vendere i due per un totale di 160 milioni, ma Carlo Ancelotti ha detto no per Koulibaly. A quel punto l'affare Allan non risultava più conveniente per il club azzurro, quindi il brasiliano, che sognava di guadagnare il triplo del suo ingaggio attuale, è dovuto rimanere in maglia azzurra. Controvoglia. Così come controvoglia anche Ivan Perisic, “sedotto e abbandonato” dall'Arsenal, dovrà portare a termine la stagione con la maglia dell'Inter insieme ad altri scontenti, soprattutto Miranda che voleva andare in Brasile o in subordine al Monaco. A Napoli invece è restato a Diawara, che era stato chiesto da una valanga di società. 

Era inevitabile che anche il Milan fosse protagonista assoluto, così come era inevitabile che ricevesse qualche rifiuto da parte di giocatori o di società poco propense a vendere. Dopo il “no” di Ibrahimovic, al Milan è venuta l'idea Quagliarella ma in pochi giorni la Sampdoria ha deciso di blindarlo con un nuovo contratto. Sempre a inizio mercato, Gattuso avrebbe visto di buon occhio l'arrivo di un difensore centrale, aveva fatto un sondaggio per Benatia e si era interessato a Rodrigo Caio. Ma la trattativa che davvero si era messa in moto senza decollare era quella di Stefano Sensi. Il Milan l'ha chiesto al Sassuolo, c'era anche un'ipotesi di prezzo ma alla fine il club emiliano ha tenuto duro, consapevole di un interesse del Barcellona sul suo giocatore. Vari sono stati anche gli attaccanti esterni trattati per un po' dal Milan: Groeneveld per parecchi giorni, Carrasco fino al penultimo giorno, Bergwijn in vari momenti, Saint-Maximin fino alle ultime ore, quando a un certo punto è spuntato anche Defrel

Prima di prendere 7 gol dalla Fiorentina, la Roma ha lavorato a lungo su un centrocampista e su un difensore. Il centrocampista era il colombiano Wilmer Barrios del Boca Juniors, ma alla fine non c'è stato accordo con il Boca Juniors. Il difensore invece era il croato Vida, trattativa tramontata proprio all'ultimo giorno. Un altro giocatore del Boca, l'uruguayano Nandez, era già pronto per fare i bagagli e venire al Cagliari, ma poi è saltato tutto. Mai veramente vicine sono state le cessioni di Belotti e Immobile, ma i cinesi li hanno corteggiati a lungo e questo è un dato di fatto. 

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