LA TRATTATIVA

Conte-Tottenham, sette giorni per il sì

Ancora una distanza di tre milioni da colmare tra domanda e offerta: il tecnico si preso tempo per decidere

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C'è ancora una distanza di tre milioni che separa Antonio Conte dal Tottenham. Come anticipato ieri, la trattativa tra il tecnico leccese e gli Spurs è entrata nel vivo e le parti sono in continuo contatto per provare ad arrivare alla fumata bianca, ma al momento serve ancora un piccolo sforzo del club londinese per convincere l'ex Inter a tornare in Premier. La risposta definitiva, in ogni caso, non si farà attendere molto e in una settimana circa la questione si dovrebbe chiudere in un verso o nell'altro. Più semplice la questione relativa a Fabio Paratici, che invece aspetterà di dare l'addio ufficiale alla Juve nella conferenza di saluto già programmata per venerdì e potrà quindi mettere nero su bianco l'accordo con il Tottenham.

Getty Images

Ma Antonio Conte, dicevamo. Il tecnico italiano sembra decisamente attratto dalla possibilità di rimettersi in gioco in Premier in una squadra che non vince da una vita e che ha tutti i mezzi economici per rilanciarsi. Prima, però, vuole strappare un accordo economico all'altezza e capire quali saranno i margini di manovra sul mercato e quante possibilità gli saranno date di rinforzare la rosa per puntare con decisione al titolo.

La questione Kane è nota e difficilmente sarà risolta. Conte, così come Paratici, vorrebbe poter trattenere l'attaccante che, però, ha già chiarito la volontà di cambiare aria per fare una nuova esperienza. Al netto dell'addio di Kane, il cui sostituto ideale nella testa di Conte avrebbe potuto essere Lukaku - che invece ha già detto di voler rimanere all'Inter, ndr -, non mancheranno i nomi importanti sul taccuino del club inglese. Tra gli uomini che potrebbero finire nel mirino di Conte potrebbe ad esempio esserci Marcelo Brozovic, uomo cardine del suo gioco nel centrocampo interista, ma non è escluso che Antonio possa fare più di una telefonata ai suoi ex calciatori per provare a portarseli a Londra ben sapendo, tra l'altro, che l'Inter ha comunque l'esigenza di fare cassa con almeno un'uscita importante (fin qui si è parlato di Hakimi). 

In ogni caso questo è un discorso prematuro, perché innanzitutto vanno accontentate le richieste economiche di Conte. Una settimana dovrebbe bastare: dentro o fuori, il resto si vedrà.

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