Il blaugrana continuano il pressing sull’attaccante dell’Inter: il suo arrivo potrebbe condizionare il bomber uruguaiano, allontanandolo dal Camp Nou
Che sia un colpo da ‘campagna elettorale’, una mossa per ringiovanire l’attacco o un modo per creare una coppia d’attacco tutta argentina (e potenzialmente stellare) con Leo Messi, il trasferimento di Lautaro Martinez dall’Inter al Barcellona resta una possibilità che solleva diversi interrogativi. Uno dei più interessanti è senza dubbio il ruolo che avrà Luis Suarez dopo l’esito della trattativa che coinvolge ‘El Toro’.
Al di là delle dichiarazioni di facciata del bomber uruguayano, secondo cui non ci sarebbero problemi ad avere un concorrente in più nel reparto offensivo, gli addetti ai lavori iniziano a interrogarsi non solo sulla possibile convivenza tra i due, decisamente non scontata, ma soprattutto sul futuro stesso di Suarez, che potrebbe anche essere lontano dal Camp Nou.
Non bisogna dimenticare tre importanti fattori legati a Suarez che dovranno per forza di cose essere presi in considerazione, qualunque siano le prossime mosse di mercato da parte dei blaugrana: il primo è la convivenza tattica con lo stesso Lautaro (sempre se dovesse andare in Catalogna), il secondo riguarda le condizioni fisiche, il terzo è la scadenza del contratto.
Partiamo dalla tattica: l’attuale tecnico blaugrana, Quique Setien (subentrato tra l’altro a Ernesto Valverde poco dopo l’infortunio di Suarez, a gennaio) si è adattato alle circostanze mettendo in campo un attacco sostanzialmente leggero, senza bomber di razza, sfruttando addirittura Vidal in una posizione più offensiva. Uno scenario tattico che avvantaggerebbe Lautaro invece che Suarez, considerando poi che in rosa c’è già adesso una concorrenza infernale in attacco, con gente come Leo Messi, Antoine Griezmann e Ousmane Dembelé, senza dimenticare lo scalpitante talento Ansu Fati. Suarez, in questo senso, scenderebbe decisamente nelle gerarchie offensive.
La seconda considerazione riguarda le condizioni del ginocchio destro del ‘Pistolero’: lo scorso 12 gennaio il bomber si è sottoposto a un intervento in artroscopia per risolvere un infortunio al menisco esterno, un’operazione dalla quale sarebbe rientrato fra qualche giorno, se ci fossero state le condizioni di ricominciare il campionato dopo lo stop per la pandemia. Di fatto, però, è difficile per un attaccante rientrare al meglio dopo un lunghissimo stop, soprattutto se si considera che Suarez ha già compiuto 33 anni.
Proprio all’età, poi, si lega l’ultimo fattore. Il contratto di Suarez scade nel giugno 2021: normalmente, di questi tempi, si discuterebbe il rinnovo ma è inevitabile che il Barça abbia preso tempo approfittando, in un certo senso, della sosta forzata. La situazione è una possibile arma a doppio taglio per il presidente Josep Maria Bartomeu in chiave elezioni: se dovesse rinnovare il contratto di Suarez, verrebbe criticato dagli oppositori per aver continuato a investire su un giocatore che, nonostante il valore assoluto del suo talento, ha iniziato la fase finale della propria carriera. Se, dall’altra parte, dovesse decidere di lasciarlo andare alla scadenza, sarebbe comunque criticato per aver perso senza guadagnare un euro un attaccante per cui, nel 2014, furono investiti 82 milioni.
C’è però una terza possibilità, uno scenario che vista l’eccezionalità del momento potrebbe accontentare tutti: Il Barcellona potrebbe anche provare una convivenza fra attaccanti sudamericani (con Suarez nel ruolo di ‘chioccia’ per Lautaro), in modo tale da avere qualche mese in più per discutere l’eventuale rinnovo o cercare un’acquirente per un calciatore che, nonostante i recenti problemi fisici e i suoi 33 anni, potrebbe ancora la differenza in giro per l'Europa.