Gli esoneri fanno ricco Mourinho: incassati oltre 100 milioni dalle buonuscite
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Le Aquile di Lisbona avevano battuto il Fener di Mou nei preliminari Champions: la sconfitta gli è costata la panchina dei turchi
Viene difficile parlare di normalità quando di mezzo c'è Jose Mourinho. Del resto è stato lui stesso ormai 20 anni fa ad autodefinirsi "Special One". Epiteto quanto mai azzeccato analizzando a posteriori la parabola della sua carriera. E anche l'ultimo capitolo della sua vita professionale non poteva fare eccezione. Meno di un mese fa, il 27 agosto, Mourinho e il suo Fenerbahce venivano eliminati nel preliminare di Champions League dal Benfica, oggi, 18 settembre, il portoghese è a un passo dal diventare l'allenatore proprio delle Aquile.
Un incrocio che sembra incredibili anche per un personaggio che si presta a storie paradossali come il tecnico diventato grande al Porto, i rivali storici del Benfica, nel bene e nel male. Ma Mou non cade nel tranello delle provocazioni di chi, come il suo ex presidente, descrive il suo passaggio al Benfica come una "strana coincidenza della vita" e anzi replica con una stoccata: "Ogni volta che ho lasciato un club, ho chiuso il capitolo e non ho risposto alle provocazioni. Non ho trovato scuse, non ho incolpato nessuno e me ne sono sempre andato con questo atteggiamento. Lui invece ha un modo di agire diverso. Ha parlato innumerevoli volte, ma non ha spiegato perché il giocatore che ci ha eliminato (Akturkoglu, ndr.) è stato acquistato solo dopo che ci ha eliminato".
Poi Jose ha parlato della sua voglia di rimettersi in gioco: "Ho lasciato il mio precedente club tre o quattro settimane fa e non avevo alcuna intenzione di restare fuori dal giro fino alla fine della stagione; non è nella mia natura. Io voglio allenare. Mi sono imposto di trovare il mio equilibrio emotivo perché non volevo dire di sì a un club che non fosse adatto a me, solo perché sono un maniaco del lavoro. Per questo quando mi è stata data la possibilità di allenare il Benfica, non ci ho pensato due volte. Ero interessato, mi piaceva come idea".
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Mourinho, quando in molti pensavano che la sua carriera potesse essere in fase discendente, ha vinto di nuovo: non solo ha incassato una cifra tra i 7 e gli 8 milioni di euro dal Fenerbahce per la rescissione del suo contratto (il portoghese aveva un altro anno garantito con i turchi) ma sta per firmare un nuovo, ricco, contratto con il Benfica con cui potrà disputare la Champions League e giocarsi il campionato, il tutto tornando a casa nel suo Portogallo. Quando tutti, o quasi, lo davano per finito, lo Special One ha tirato fuori un altro asso dalla manica.