© Getty Images
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Rivivi l'acceso confronto tra Cristian Chivu e Antonio Conte durante Parma-Napoli. Insulti, espulsioni e le conseguenze sulla corsa scudetto.
di Stefano FioreIl destino della corsa scudetto della stagione 2024/25, quella tra il Napoli di Antonio Conte e l'Inter di Simone Inzaghi, si incrociò in una serata di maggio al Tardini di Parma, allenato da quel Cristian Chivu che oggi siede sulla panchina nerazzurra. E i due si troveranno di fronte proprio domani sera al Maradona dopo quel precedente a dir poco esplosivo.
Era il 18 maggio 2025. L'Inter, in piena lotta per il titolo con il Napoli, spera in un "favore" da parte di Chivu, ex eroe del Triplete, affinché il suo Parma – in cerca di punti per la salvezza – fermasse i partenopei. La partita si rivela tesa e bloccata. Il Parma difende lo 0-0 (risultato ottimale per la salvezza), e viene accusato da Conte di fare ostruzionismo e perdere tempo. Il Napoli, dal canto suo, è visibilmente nervosissimo, poiché ogni minuto che passa senza segnare può significare allontanarsi dallo scudetto.
Al 90° minuto, con l'ambiente già elettrico, esplode la tensione. Conte se la prende duramente con Gagliardi, vice di Chivu ed ex collaboratore ai tempi della Nazionale ("Non vedi l’ora, pezzo di me… poi ti vengo a prendere" la ricostruzione delle parole usate dal tecnico salentino). Chivu, come da sua stessa ammissione a fine gara, si mette in mezzo "per separare" la rissa, finendo per essere coinvolto nel parapiglia. L'arbitro Doveri, viste anche le scintille per l'esultanza della panchina azzurra al pareggio della Lazio a San Siro contro l'Inter, decide quindi per la doppia espulsione: un cartellino rosso per Conte e uno per Chivu, entrambi allontanati in tribuna. "Sono il classico imbecille che si mette in mezzo a una rissa e piglia schiaffi. Non ho fatto niente, sono andato lì per separare" ironizzerà poi Chivu.