Facciamo il punto sugli equilibri tra piloti e team, chi sono i favoriti e chi ha deluso, dopo il quarto E-Prix di questa prima spettacolare stagione targata SportMediaset. Viaggiando veloci verso il super evento di Roma: un grande show dei motori da non perdere su Italia1...
Quattro E-Prix già portati al traguardo e siamo davvero #bellicarichi! Prima di tutto, vogliamo ringraziare tutti gli appassionati e non solo per i tanti commenti che ci arrivano anche via social (#FESportmediaset). Per l'entusiasmo con cui il pubblico ha accolto questa innovativa Formula E sui canali Mediaset (Italia 1 e 2) e anche qui sul sito sportmediaset.it. Lo spettacolo del mondiale 100% elettrico del 2018 è appena iniziato, ma stiamo già lavorando per realizzare un grande evento televisivo da non perdere... Infatti il 14 aprile su Italia 1 ci sarà la prima gara della Formula E in Italia. Una prima assoluta per le quattro ruote sull'inedito tracciato realizzato tra le storiche vie di Roma! Dove le nostre telecamere saranno puntate sulle monoposto del futuro, impegnate in questa corsa davvero epica. E in attesa della gara nella Capitale, vedremo come si comporteranno i piloti nelle prossime gare di Mexico City (3 marzo) e Punta del Este (17 marzo). Ecco allora un primo punto della situazione guardando i risultati e le attuali classifiche iridate...
Andiamo con ordine. Fine del quarto round e la Formula E lascia il Cile e si prepara per il Messico. Gli equilibri tra DS, Techeetah e Mahindra, si spostano, ma di poco. Sono loro per ora i team da battere. Mentre la Renault di Buemi rincorre (veloce) e Audi soffre a causa di problemi di affidabilità.
Dopo il campo di battaglia di Santiago del Cile, che vanta l’asfalto peggiore di tutta la stagione, abbiamo avuto ulteriori conferme e qualche sorpresa. La conferma più evidente è che Jean-Éric Vergne (Jev per gli amici) è un martello, costante, calmo, e capace di mettersi dietro tutti quando la situazione è quella giusta. E così Jev è in testa al campionato con 71 punti. Ora sappiamo anche che la Techeetah nera e oro non ha nulla da invidiare alle migliori vetture in gara: ne è la prova il secondo posto di André Lotterer, un uomo che saprebbe portare al limite anche un trattore, e che non si è fatto problemi a bussare al proprio compagno di squadra, lasciando team e spettatori con i peli dritti.
Il tedesco ci ha messo un po’ a capire come vanno guidate queste difficili monoposto, ma il weekend cileno pare avergli dato la scossa. Felix Rosenqvist questa gara l’ha patita a causa di una qualifica difficile, ma non è fuori forma, tutt’altro: il suo quarto posto è dovuto al fatto che davanti (e dietro di lui) aveva degli ossi duri con cui fare a spallate; ma la sua rimonta è encomiabile. E comunque è secondo in campionato, con 66 punti, ed è calmo e freddo, da buon nordico, ma anche un po’ irruente, consapevole delle sue capacità e di quelle della (fortissima) Mahindra bianca e rossa.
Solido Sam Bird e veloce la sua DS Virgin viola, capace di volare nelle condizioni giuste, ma anche di soffrire quando non tutti i tasselli del puzzle combaciano. L’inglese però sembra saper sopperire ad una messa a punto non perfetta, tamponando sempre la situazione e fermandosi lì, aggrappato alla zona hot del campionato, con 66 punti e un terzo posto che non vuole cedere. Anche perché dietro di lui la Renault E-Dams azzurra di Sébastien Buemi sta correndo veloce: per ora il pilota è quarto, con 33 punti, ma il campionato è ancora lungo e lui in gara è capace di scalate formidabili, come sempre ce ne ha regalate. È tempo per Audi Sport, invece, di cambiare registro. Sfortunato Abt, perseguitato da problemi il campione in carica Di Grassi, unico pilota con 0 punti in campionato.
Il Messico potrebbe essere la svolta, ma è senza dubbio una stagione in salita per il team tedesco. Con grande gioia abbiamo visto anche una FIA di maniche larghe, almeno per quanto riguarda i sorpassi in gara. Ruota a ruota, spinte, carbonio contro kevlar: solo spettacolo e niente penalità o punizioni, il sorpasso azzardato viene incentivato e premiato. Bene così. Ancora un piccolo appunto riguardo alla nuova regola del cambio auto, non più vincolato dalla sosta minima obbligatoria: non ci sono stati intoppi, certamente un bene per la sicurezza, e i piloti se la sono giocata al decimo di secondo nonostante le differenze di statura. E bisogna ammettere che, malgrado le iniziali perplessità, la nuova regola aggiunge del peperoncino extra a metà gara. Il più veloce? Vergne, con 46,847 secondi, secondo Felix Rosenqvist con 47,138 e terzo Lotterer con 48,372. Non vediamo l’ora di assistere allo spettacolo che ci riserverà il tracciato di Messico City...