GRAN PREMIO D'ITALIA

Verstappen vince dietro la Safety car, Leclerc e Russell completano il podio

Il sedicesimo appuntamento del Mondiale termina con la safety car in pista a tre giri dalla bandiera a scacchi

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Max Verstappen vince "in passerella" il Gran Premio d'Italia, terminato in regime di Safety Car a causa della McLaren di Ricciardo ferma a quattro giri dalla fine tra le due curve di Lesmo. Una gestione poco reattiva e confusa della Direzione Gara non permette a Charles Leclerc - che era alle spalle dell'olandese - di giocarsi il tutto per tutto con l'olandese nel rush finale verso la bandiera a scacchi. Sul terzo gradino del podio sale George Russell con la Mercedes, Carlos Sainz quarto con l'altra Ferrari davanti a Lewis HHamilton e Sergio Perez.

Aveva una chance più che buona, forse ottima, Charles Leclerc: quella di tentare il tutto per tutto per la vittoria-bis a Monza (quella di tre anni fa) ma la Safety Car entrata in pista per compattare il gruppo nell'attesa (piuttosto lunga...) che la McLaren di Ricciardo fosse tolta dalla sua scomoda posizione, ha di fatto "pescato" la Mercedes di Russell invece della Red Bull di Verstappen (che in quel momento si trovava ai box per un nuovo treno di pneumatici, come poi Leclerc). Sei giri per NON riuscire a far ripartire la gara: dal 47esimo dello stop della McLaren al 53esimo del passaggio sotto la bandiera a scacchi, con il campione in carica primo della colonna ma... dietro alla SC Aston Martin. Colpisce il ritardo nella decisione di lasciare sfilare tutte le monoposto che separavano il muso della Red Bull numero dalla coda della Safety Car, a partire dalla Mercedes di Russell. Sarebbe stato sicuramente meglio (per non dire opportuno) esporre la bandiera rossa per rimettere la pista in condizione di piena agibilità e dare quindi vita ad un mini-GP a tutta adrenalina. Soprattutto pensando alle immagini del trattorino che aggancia la McLaren di Ricciardo e - in retromarcia e con le ruote di sinistra a sfiorare l'asfalto - la traina fino al varco più vicino, appena all'uscita della prima curva di Lesmo, mentre sfrecciano (per quanto rallentate dalla SC) tutte le monoposto ancora in gara.

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Intanto però c'è da rendere onore al merito di Verstappen e della Red Bull. Il campione in carica ha rimontato come una furia fin dallo spegnimento del semaforo: da settimo a terzo in un giro, poi davanti a Russell ed al comando non appena Leclerc è rientrato ai box - in netto anticipo sulla strategia da sosta singola. Per il monegasco è diventato a quel punto "obbligatorio" provare a rimontare sull'olandese ricorrendo ad un secondo pit stop (poi tutti di sarebbero comunque fermati nuovamente nel finale con la SC in pista). L'olandese non ha però mostrato flessioni, gestendo comodamente un vantaggio che è arrivato a toccare i venti secondi. Alla Ferrari restava a quel punto una sola chance: quella di un intervento della Safety Car. Che è puntualmente arrivato ma - incredibilmente - ha finito per regalare a Verstappen... l'impunità fino alla linea del traguardo e la prima affermazione a Monza, dove l'olandese in precedenza non era mai nemmeno salito sul podio, potendo contare su un quinto posto come miglior risultato nel 2018. Quinta vittoria consecutiva per Max, sorriso amaro per Leclerc ed ennesima performance da top five per George Russell: la quindicesima su sedici GP quest'anno (all'appello manca solo la "sua" Silverstone). La neutralizzazione finale salva il pilota inglese dalla rimonta di Sainz. Scattato dalla penultima fila, lo spagnolo rimonta come una furia ma, alla fine dei conti, la sua gara tutta all'attacco si arena ai piedi del podio e appena davanti ad Hamiton che, a sua volta al via dal fondo dello schieramento, chiude al quinto posto davanti a Sergio Perez (ancora una volta anni-luce lontano da compagno di squadra) e a Lando Norris, settimo con la McLaren superstite.

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Nel Mondiale, Verstappen sale a 335 punti, inseguito (si fa per dire) da Leclerc a quota 219: una forbice impietosa da centosedici lunghezze. Il monegasco abbandona però la compagnia di Perez (210), ora braccato da Russell, al quale il podio monzese permette di superare di tre lunghezze quota duecento. Come nell'ordine d'arrivo del GP d'Italia, anche nella classifica generale Sainz (187 punti) segue Russell e precede Hamilton (168) e Norris, quest'ultimo però staccatissimo a quota 88 punti. Tra i Costruttori, Red Bull al comando a quota 545, mentre la Ferrari guadagna qualche punto alla Mercedes: 406 a 371 a favore della Scuderia di Maranello.

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LA CRONACA DELLA GARA

Leclerc scatta al comando davanti a Russell ma - dalla settima casella del via - Vesrstappen chiude il primo giro già in terza posizione, mentre Sainz attacca e supera Perez all’inizio del secondo giro (Prima Variante) per la quattordicesima posizione. Leclerc allunga su Russell e Verstappen. Seguono Ricciardo, Gasly, Norris e Alonso. Verstappen attacca e supera Russell all’inizio del quinto dei 53 giri in programma. Sainz passa le due Aston Martin di Vettel e Stroll ed entra nella top ten, poi passa anche Zhou e diventa nono. Hamilton invece fatica di più ed è solo diciottesimo. Pit stop per Perez che ha un problema in uscita (principio d’incendio fiamme dai freni all’anteriore destra). Sainz davanti a DeVries ed Alonso (ottavo). I primi tre allungano sul resto del gruppo, guidato da Ricciardo (giro dieci). Sainz attacca e supera Norris alla Prima Variante (sesto). Problemi per Vettel che si ferma all’interno subito dopo la Seconda Curva di Lesmo. Sainz si mette alle spalle anche Gasly. Virtual Safety Car per Vettel. Pit stop anticipato al giro 12 per Leclerc (gialla). Finisce la VSC, Leclerc rientra davanti a Ricciardo ed a Sainz, che supera Ricciardo subito dopo. Pit stop al giro 20 per Ricciardo, DeVries, Ocon e Tsunoda. Pit stop per Russell al giro 24 (bianca), rientra in quarta posizione. Verstappen ai box al giro 26 (intermedia), rientra dietro a Leclerc.

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A metà gara (giro 26), Leclerc davanti a Verstappen, Sainz (che non si è fernato), Russell, Norris (nessuna sosta), Alonso, Hamilton e Perez. Hamilton supera Alonso alla Prima Variante (giro 27). Con pneumatici freschi, Verstappen guadagna terreno sul leader: sette secondi al giro 30. Sainz va ai box al giro 31 e monta un treno di soft, rientrando in ottava posizione. Si ferma ai box ed abbandona Alonso (noie alla power unit). Sainz supera di nuovo Perez per la sesta piazza, mentre Leclerc (secondo pit stop) monta un nuovo treno di pneumatici morbidi (come Hamilton contemporaneamente) e rientra davanti a Russell. Il ferrarista si lancia all’attacco, Verstappen ha venti secondi di vantaggio. Norris e Bottas ai box al giro 36. Al quarantesimo giro (tredici alla fine) Verstappen ha ancora diciannove secondi di vantaggio su Leclerc. Alle loro spalle Russell, Sainz, Perez, Hamilton e le due McLaren di Norris e Ricciardo. Si ritira anche la seconda Aston Martin (Stroll). Pit stop per Perez (giro 43, soft). Ricciardo fermo tra le curve di Lesmo al giro 47, bandiere gialle: Safety car! Rientrano Russell e Sainz, entrambi soft. Poi anche Norris. Entrano anche Verstappen e Leclerc. I commissari però non spostano la McLaren che ha le ruote di sinistra sulla pista… Poi arriva l’autogru, ma i giri passano ed il GP termina prima che la pista sia di nuovo percorribile a piena velocità.  Verstappen si aggiudica così... senza colpo ferire l'undicesimo successo stagionale davanti a Leclerc, Russell, Sainz, Hamilton, Perez, Norris e Gasly. Il debuttante DeVries va a punti al debutto nel Mondiale (nono), mentre Guanyu Zhou agguanta l'ultimo punti in palio, quello del decimo posto. 

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