FORMULA 1

Verstappen in fuga, Hamilton si piega ma non si spezza. Per la Ferrari un passo falso e l'incognita-estate

Clamorosa bocciatura per la Ferrari nel settimo appuntamento del Mondiale e sufficienza stiracchiata per la Mercedes ex-pigliatutto.

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Nessun voto in doppia cifra nelle nostre pagelle dal Gran Premio di Francia. Non sarà però d'accordo Max Verstappen che sbaglia al via della gara ma poi più nulla ed in doppia cifra ci va davvero: dodici punti di vantaggio su Lewis Hamilton in una classifica generale che vede la Ferrari scalare di un posto nella classifica Costruttori e deve lavorare sodo per rimettersi in carreggiata nel doppio appuntamento di Spielberg.

FERRARI: VOTO 4

Alle alte temperature la SF21 mangia le gomme (Leclerc dixit), i suoi piloti masticano amaro e Mattia Binotto manda giù il boccone amaro. La Rossa per la prima volta quest'anno fuori dai punti con entrambi i piloti, peraltro largamente incolpevoli. Anche se Carlos Sainz ci ha sorpreso (negativamente) con un errore nei giri di schieramento. La Ferrari soffre il caldo. E l'estate è... al via, per restare in tema.

MAX VERSTAPPEN: VOTO 9

Commette al via un errore che avrebbe potuto costargli carissimo, la vittoria stessa. Per questo non è da dieci pieno. Ma è straordinario nel suo "out lap" dopo la sosta. Il resto è pura strategia, una scienza esatta. Mondiale ipotecato? No di certo, ma lo stretto sentiero di inizio stagione adesso è una strada panoramica, vista mondiale.

LEWIS HAMILTON: VOTO 8,5

Merita solo mezzo punto in meno di Max perché onestamente di più non poteva fare. HA provato a vincere un GP targato Red Bull fin dalle qualifiche. Ben lontano dall'arrendersi, il Re Nero ha vinto tre gare come Verstappen ma non sale sul gradino più alto del podio dal 9 maggio scorso (Barcellona), mentre il rivale ha vinto due degli ultimi tre appuntamenti: l'inerzia del Mondiale è chiarissima, a LewIS il compito di invertire la tendenza.

NICO ROSBERG: VOTO 4

L'ex compagno di squadra del Re Nero (oggi commentatore tv e molto altro ancora) ha criticato la remissività del Re Nero nel momento del sorpasso vincente subito da Verstappen. Una punzecchiatura "a favore di telecamera" che - proprio in quanto tale - ci è sembrata un po' forzata e gratuita. Peccato, perché solitamente Nico è di una lucidità e logicità senza pari.

FERNANDO ALONSO: VOTO 7

Pareggia il conto dei piazzamenti in zona punti con il compagno di squadra ESTEBAN OCON (VOTO 4, disperso nel GP di casa), del quale ha faticato a prendere le misure nelle prime sette tappe del Mondiale. Al Ricard è sembrato correre con una grinta ed una leggerezza che fanno pensare ad un'estate da performances ancora più brillanti. Alti e bassi Alpine permettendo.

PIERRE GASLY: VOTO 8

Gli exploits di Montecarlo e Baku (su tracciati anomali) necessitavano di una conferma che al Paul Ricard - limitatamente al potenziale Alpha Tauri - è puntualmente arrivata: settimo nel GP, ottavo nel Mondiale, a soli cinque punti da Sainz, a quindici da Leclerc. Il dubbio resta quello: cosa farà Gasly "da grande"? Con Verstappen padrone del campo sull'astronave-madre Red Bull, al "nostro" non resta che abbandonare il grembo appunto materno. Pierre però non ha tutto questo mercato...

SERGIO PEREZ: VOTO 6

Rientra nei ranghi dopo i fortunosi fasti azeri (nel senso dell'Azerbaijan) e svolge il suo compitino senza acuti e senza errori. Strappa il terzo gradino del podio all'altro volto triste del Mondiale VALTTERI BOTTAS (VOTO 6 di stima per il polemico messaggio radio in diretta mondiale con il quale striglia i suoi a proposito della strategia. Roba da matti, anzi da uno che ha già un piede fuori dall'abitacolo della Freccia Nera).

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