PAGELLE GP BAHRAIN

Verstappen, il 2023 non è mai finito. Sainz si toglie già un sassolino dalla scarpa

Steccano in tanti alla prima prova d'orchestra, a dirigere la musica è sempre il tre volte campione del mondo

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Verstappen, il 2023 non è mai finito. Sainz si toglie già un sassolino dalla scarpa - foto 1
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MAX VERSTAPPEN: VOTO 10 periodico Il dubbio è lecito: prima vittoria del 2024 o...ventesima di un 2023 che non è mai terminato?Al via di una nuova stagione che sembra blindata quanto quella precedente (forse addirittura la sua logica continuazione), il tre volte campione olandese sigla un saturday night da re del mondo. Perfettamente assecondato da una Red Bull RB20 tanto efficace quanto innovativa, Max fa quello che gli pare e piace. Poco o nulla da aggiungere, tocca alla concorrenza provarci ancora e ancora. È sempre e solo una questione di cicli vincenti, cambia solo la loro durata. VOTO 8 a SERGIO PEREZ che rimonta in fretta dalla terza fila del via e poi gestisce senza affanno la sfida-Sainz alle sue spalle. 

Verstappen, il 2023 non è mai finito. Sainz si toglie già un sassolino dalla scarpa - foto 6
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CARLOS SAINZ: VOTO 8,5

Quando è in giornata (e quando il mezzo meccanico lo asseconda) lo spagnolo mette sempre in pista prestazioni di primo livello. Difficilmente però sopperendo di suo a eventuali mancanze della monoposto. Ad ogni modo Carlos inizia la sua ultima stagione ferrarista con il piede giusto e lo appoggia sul terzo gradino del podio, con un paio di sorpassi ai danni del compagno di squadra Leclerc che (per restare in argomento) gli permettono di levarsi un primo sassolino dalla scarpa. Una bella prova insomma, insaporita al punto giusto da quel sottile gusto di rivincita che quest'anno sarà sempre la spezia più pregiata del (suo) menu. 

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CHARLES LECLERC: VOTO 7

Charles non si perde d'animo (ci mancherebbe, ma non è scontato) di fronte ad un avvio di gara da incubo. Prende le misure al precario bilanciamento della frenata della sua SF-24 ("guida sopra i problemi", direbbero quelli bravi) e rialza la testa nel finale, portando forse all'errore il diretto rivale Russell. Una bella prova di carattere, in attesa di tempi (e di piste, speriamo) più favorevoli.

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NICO HULKENBERG: VOTO 4

Approdi con pieno merito al Q3 delle qualifiche dopo una costante progressione nei tre turni di prove libere, scatti perciò nella metà nobile dello schieramento, poi dai un busso forte q.b. a Stroll al primo colpo di sterzo curva dopo lo spegnimento del semaforo. Può capitare, soprattutto se perdi qualche posizione già allo scatto ma insomma, una bella occasione lasciata per strada di andare a caccia dei punti iridati. Sarebbe stata dura lo stesso, con tutte quelle Mercedes (argento, verdi e arancioni) là fuori.

GEORGE RUSSELL: VOTO 7

Prova solida per l'unico pilota targato Mercedes capace di dare battaglia nella top five. Mezzo punto in meno per l'errore che - nel finale - ha permesso a Leclerc di portargli via la quarta piazza. Toto Wolff dalla Situation Room delle Frecce d'Argento gli ha già consegnato i gradi di capitano, dimostrarsene degno è la prima sfida che attende Russell nel cammino di questa stagione. Già che ci siamo: VOTO 6 stiracchiato per tutti i cinquemilaquattrocentododici metri della pista di Sakhir a LEWIS HAMILTON, invischiato per cinquantasette giri su cinquantasette in una "sterile" battaglia con i piloti diversamente "stellati"di McLaren e Aston Martin (PU Mercedes per tutti!). A parziale discolpa di sir Lewis, il sedile rotto. Solo quello?

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LANCE STROLL: VOTO 7

Parte bene ma si ritrova con il muso della Aston Martin puntato nella direzione sbagliata alla prima curva. Rimonta bene nel disinteresse generale, fino a trovarsi davanti al suo capitano dopo la seconda sosta dello spagnolo che poi ristabilisce le gerarchie e lo precede al traguardo. VOTO 6,5 a FERNANDO ALONSO, ma solo perché un anno fa era salito sul terzo gradino del podio e se fa valere lui la sua lunga militanza nel Mondiale, dobbiamo aggiungerla al conto anche noi!

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RACING BULLS: VOTO 4

Mettiamo subito le cose in chiaro: lo chiameremo così tutto l'anno, l'ex team Alpha Tauri. Smarcata questa precisazione, la performance in pista delle RB19 ricondizionate e riverniciate non è stata all'altezza delle aspettative della vigilia o per meglio dire dei test precampionato. La grave insufficienza risiede però nella decisione di non restituire prima della bandiera a scacchi a Tsunoda la posizione "prestata" dal giapponese al compagno di squadra Ricciardo per provare a superare il diretto rivale Magnussen (missione fallita), nel tentativo di mettere nel mirino i punti iridati (ma solo in caso di defaillance altrui...)

LANDO NORRIS e OSCAR PIASTRI: VOTO 6

Li avevamo lasciati a dare battaglia per le prime due file e per i gradini del podio a partire dalla scorsa estate, li ritroviamo alle prese con un weekend da urlo che rimane strozzato in gola a Sakhir. Lando e Oscar non brillano sotto i riflettori. Norris si mette in testa l'idea meravigliosa di agguantare Leclerc, prima che il ferrarista riesca a riallinearsi con i capricci della sua SF-24. Piastri fa una figuraccia al rientro dal pit stop, tentando di resistere ad uno dei rari sprazzi di agonismo di Hamilton, che infatti (noblesse oblige) lo mette subito al suo posto.

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ALPINE: VOTO 3

Difficile fare peggio, difficile immaginare un fiasco di questa portata alla "prima" del Mondiale, per di più in abito da sera. E invece è successo: Ocon e Gasly missing in action. Alle loro spalle nell'ordine d'arrivo solo Bottas con la Sauber (causa pit stop con la clessidra, VOTO 3 anche a KICK SAUBER) e Logan Sargeant, in esplorazione delle vie di fuga di Sakhir come già in prova. Non cambierà ovviamente nulla di sostanziale tra pochi giorni a Jeddah. Per Alpine no di sicuro. E per tutti gli altri, per Verstappen e per i suoi avversari?

 

 

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