Un weekend "pasticciato" per il clan ferrarista ma anche Piastri non scherza
di Stefano Gatti© IPA
MAX VERSTAPPEN: VOTO 9,5
Nel contesto di un fine settimana nel quale molti dei big lasciano loro malgrado la firma sulle protezioni a bordo pista (se così la vogliamo definire), lui non mette una ruota un centimetro fuori dalla traiettoria per tre giorni di fila, con la sola eccezione di un innocuo "dritto" all'alba del weekend. Basta forse questo a spiegare il novantacinque per cento della sua quarta vittoria stagionale, la seconda di fila dopo Monza. Peccato per quel buco nero prestazionale (della macchina) nel passaggio di potere tra Horner e Mekies che a Max è costato una vera e propria chance di inseguire il quinto titolo di fila. A meno che...
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OSCAR PIASTRI: VOTO 4
Diciamo che, nell'economia di un Mondiale che a nostro giudizio lo vedrà alla fine campione del mondo, un passaggio a vuoto o magari due (se guidi la macchina migliore del lotto) ci possono anche stare. A fine gara si è detto "senza parole e senza scuse" per la partenza a singhiozzo e - trenta secondi dopo - per il secondo incidente nel giro di ventiquattro ore. Non c'è bisogno di aggiungere altro.
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GEORGE RUSSELL: VOTO 7,5
Combatte tutto il fine settimana contro uno stato influenzale che lo debilita e non gli permette di essere al meglio della condizione. Nonostante questo si lancia in una performance che dalla quinta casella del podio lo porta dritto fin sul secondo gradino del podio, portando la Mercedes a mettere la freccia - letteralmente - sulla Ferrari nel Mondiale Costruttori. With a little help from Antonelli, of course!
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CHARLES LECLERC: VOTO 5,5
Più che per la gara, per il grave errore nel momento topico della qualifica, costato a lui e alla Ferrari una chance da podio per la domenica e quella di respingere l'assalto della Mercedes tra i Costruttori. VOTO 6 a LEWIS HAMILTON che - dopo aver mancato di un soffio le barriere - ha prodotto un buon finale di gara ma non ha potuto fare altro che agganciare come ultimo vagone il trenino Lawson-Tsunoda-Norris e lì restare fino alla bandiera a scacchi, con il pasticcio della mancata restituzione a Leclerc della posizione che il monegasco gli aveva malvolentieri elargito per buttarsi all'attacco del Baku-Express di cui sopra.
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CARLOS SAINZ: VOTO 7
L'andamento convulso delle qualifiche lo aiutato ad issarsi in prima fila, poi però nella prima parte della gara l'ex ferrarista è una roccia a conservare la seconda posizione alle spalle di Verstappen e nel finale - una volta dietro a Russell - tiene a bada senza troppi patemi l'altra Mercedes di Antonelli. Un podio da lustrarsi gli occhi e da gustare fino in fondo, anche perché rilancia il suo ruolo di uomo-faro in casa Williams nei confronti dell'arrembante (ma non a Baku) ALEXANDER ALBON. A proposito, VOTO 4 al pilota inglese, in questa occasione stranamente inefficace e "falloso".
ANDREA KIMI ANTONELLI: VOTO 6
Vede finalmente un po' di luce dopo un'intera estate sottotono, anche se il compagno di squadra - pur malmesso a livello di salute - gli sta davanti nell'ordine d'arrivo. AKA fa in buona sostanza il suo e in questa fase di una prima stagione nel Mondiale un po' sulle montagne russe, il quarto posto di Baku è una buona base per ricostruire. C'è ancora da convincere Toto Wolff a puntare forte su di lui.
LIAM LAWSON e YUKI TSUNODA: VOTO 7
Lo strano caso di Doctor Liam e Mister Yuki. Uno ha perso la Red Bull, l'altro è quello che gliel'ha soffiata. A Baku si sono trovati a diretto confronto e - se non è finita a ruotate - probabilmente è solo perché quest'anno sull'asfalto azero era quasi impossibile superarsi. Meglio così, ne è venuto fuori per entrambi un buon risultato. Per incrociare le traiettorie ci saranno casomai altre occasioni, magari già tra due settimane a Singapore.