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FORMULA 1

Un GP come un rave party: Super Max ipnotizza Zandvoort, Ferrari progetta... lo sgambetto

La tappa olandese è tornata l'anno scorso nel calendario del Mondiale dopo trentasei anni di assenza

di Stefano Gatti
30 Ago 2022 - 11:54
 © Getty Images

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Poco più di trecento chilometri (la distanza di un Gran Premio) separano Spa-Francorchamps da Zandvoort, pochi giorni separano un intero popolo - quello olandese - da quello che - ripensando alle immagini di un anno fa nella stessa occasione - sembra destinato a trasformarsi in un vero e proprio rave party: l'esibizione di Max Verstappen davanti alla sua gente: trecentomila "orange" in rappresentanza di diciassette milioni di loro connazionali, tutti quanti in adorazione per il loro supereroe, ben avviato a riscrivere a storia della Formula Uno.

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Motivi di festeggiare, i fans olandesi ne hanno a bizzeffe, in buona sostanza solo l'imbarazzo della scelta: il titolo conquistato da Max nel 2021, la vittoria nel recente GP de Belgio (la nona su quattordici GP), la leadership nella classifica generale in perfetta solitudine e con vista su un bis iridato che è ormai poco più di una formalità Sì perché se già nel 2021 gli aficionados di Max festeggiarono a più non posso il loro idolo (che era in piena bagarre con Hamilton), chissà cosa succederà quest'anno! Quella del popolo olandese per Max è una passione fuori scala che - numeri esponenzialmente diversi a parte! - richiama l'idolatria del Brasile per Ayrton Senna o quella - magari meno estrema ma ugualmente calda - dell'Inghilterra per Nigel Mansell, solo per limitarsi a qualche esempio a nostro modo di vedere particolarmente significativo.

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Rientrato nel Mondiale solo nel 2021 dopo trentasei anni di latitanza (e dopo la cancellazione "pandemica" del 2020), il Gran Premio d'Olanda non può forse vantare lo spessore storico di altre tappe iridate ma - per tutto quando detto appena sopra - è il presente che conta! L'onda orange oltretutto non conosce più confini, tanto è vero che le tribune "fumanti" (nel senso delle cortine fumogene d'inIzio GP) sono una scena consueta anche a Spielberg all'Hungaroring e naturalmente a Spa-Francorchamps, che si trova ad un quarantina di minuti dal confine tra Olanda e Belgio, quest'ultimo oltretutto Paese di provenienza della mamma di Max.

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Qui e oggi a parte, vale la pena ricordare che - pur con una pausa di trentacinque anni nel mezzo - la vittoria di Verstappen un anno fa dalla pole position e davanti alle Mercedes di Valtteri Bottas ha "rinfrescato" un albo d'oro che era... fermo alle vittorie di Alain Prost e di Niki Lauda nel 1984 e nel 1985 con le McLaren-Porsche. È la Ferrari però (come spesso succede) a vantare il maggior numero di successi nella storia del GP d'Olanda, presente nel Mondiale con poche eccezioni (1956,1957 e 1972) sin dalle sue origini - nel 1950 - e poi appunto fino alla metà degli anni Ottanta. Otto le vittorie del Cavallino Rampante, la più "recente" delle quali con Renè Arnoux che - nel 1983 - replicò il successo di Didier Pironi nel 1982, il secondo della stagione dopo la controversa doppietta con Gilles Villeneuve ad Imola e l'ultimo del francese nel Mondiale, poche settimane prima del suo incidente in prova ad Hockenheim.

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Un anno fa a Zandvoort Charles Leclerc e Carlos Sainz non andarono oltre il quinto ed il settimo posto. Nonostante la sfida per il titolo sia ormai persa, quest'anno le chances dei due ferraristi di puntare alla vittoria sono ben più alte. Vincere in casa del nemico: sarebbe un bel segnale di combattività ed al tempo stesso la miglior premessa per il successivo appuntamento di Monza!

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