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FORMULA 1

Tutti i rookie all'attacco:  linea verde in evidenza a Monza

Sulla pista più storica del Mondiale il domani del Mondiale si è fatto presente

di Stefano Gatti
08 Set 2025 - 15:47
 © Getty Images

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Gabriel Bortoleto ottavo, Andrea Kimi Antonelli nono, Isack Hadjar decimo. Oltre al (per ora) bocciato Jack Doohan, nell'ordine d'arrivo del Gran Premio d'Italia manca solo Oliver Bearman a completare una curiosa (e fin qui inedita) infilata di rookies. Di poco, però, visto che il pilota inglese di scuola Ferrari ha chiuso dodicesimo, alle spalle del "fuori quota" Carlos Sainz, vale a dire proprio il pilota con il quale "Ollie" si è agganciato alla Roggia, rimediando dieci secondi di penalità. Come d'altra parte il nostro Antonelli, penalizzato per aver costretto sull'erba Alexander Albon. Anche nel caso di AKA insomma una Williams come sparring partner). 

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Dettagli regolamentari a parte, la sedicesima tappa del Mondiale ha messo in mostra la qualità di una generazione di possibili fenomeni. Torna in mente (a chi ha una certa età e una passione di lunga data) l'esordio nel GP d'Australia del 2021 di Fernando Alonso, Kimi Raikkonen, Juan Pablo Montoya e... Enrique Bernoldi.Quest'ultimo in realtà di strada non ne ha fatta molta ma oggi siede spesso nella stanza dei bottoni della Direzione Gara.

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Antonelli e Hadjar sono già saliti sul podio: l'italiano alla fine della scorsa primavera in Canada, il franco-algerino molto più recentemente l'ultimo giorno di agosto in Olanda: terzo posto per entrambi. Bearman da parte sua sempre a Zandvoort aveva ottenuto il suo miglior risultato stagionale: sesto. Abbiamo lasciato per ultimo Bortoleto, perchè in prospettiva il rookie paulista sembra brillare di luce propria o per meglio dire segnala una personalità molto spiccata ed accattivante, con un qualcosa in più ancora da svelare che lo mette appunto in una posizione a parte, con tutte le opportunità e i rischi connessi a questa particolare condizione.

Sul piano pratico, Gabriel ha messo in mostra un trend di crescita potentissimo e all'apparenza incontrovertibile, in questo magari aiutato da una squadra - la Sauber - che un po' a sorpresa quest'anno ha lasciato ad altri (Alpine) il ruolo di ultima ruota del carro iridato, per raggiungere addirittura il podio con Nico Hulkenberg (che ha infatti il doppio dei suoi punti) ad inizio luglio a Silverstone. A secco di punti nei primi dieci GP del 2005, Bortoleto ha ingranato e marce alte a partire da inizio estate, centrando la zona punti in quattro degli ultimi sei appuntamenti e facendo seguire (anzi, precedere) al risultato sotto la bandiera a scacchi una crescita in qualifica ugualmente impressionante: a Monza il brasiliano ha preso il via dalla quarta fila - settimo tempo - a fianco del suo manager Fernando Alonso. Proprio lui, il rookie fenomeno di quel quartetto del 2001!

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I conti sono presto fatti: al volante di una monoposto "onesta" ma nulla più di questo, Gabriel "stacca" dopo Monza a quota 18 punti in classifica generale, vale a dire due più di Berman, la cui Haas monta come la sua Sauber (ma per l'ultimo anno in vista della metamorfosi Audi del team elvetico) la power unit Ferrari. Certo, il titolo simbolico di rookie dell'anno riguarda principalmente Antonelli e Hadjar (66 e 38 punti rispettivamente) e in realtà non si vede come potrebbe sfuggire al nostro connazionale. Che però dopo un grande avvio di stagione culminato nel podio di Montreal ha imboccato una china pericolosa dalla quale il weekend di Monza non ha indicato una chiara via d'uscita, mentre lo stesso Hadjar e poi Bearman e ancora una volta Bortoleto hanno seguito una progressione più logica e appropriata.

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Ne vedremo ancora delle belle da qui a fine Mondiale e magari - prima o poi - tutti e quattro i rookies nella top ten dell'ordine d'arrivo.  Chissà che non riesca a battere un colpo anche Franco Colapinto che un anno fa brillava all'esordio in F.1 con la Williams proprio a Monza e oggi (complice anche Alpine) è in piena involuzione, magari pronto a fare le valigie in direzione Indycar. Alle porte brillano altri giovani (anzi giovanissimi) di belle speranze, a partire dal nostro Leonardo Fornaroli che anche a Monza ha fatto faville in Formula 2, campionato della quale è leader della classifica generale a tre tappe (e sei gare) dalla fine della stagione.

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