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Todt: "La FIA avrebbe dovuto cancellare il GP di Singapore del 2008"

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Todt: "La FIA avrebbe dovuto cancellare il GP di Singapore del 2008" - foto 1
© Getty Images

"Il Gran Premio di Singapore del 2008 è stato viziato da un imbroglio comprovato, che è emerso però solo dopo un anno. La regola della FIA è sempre stata che i risultati devono essere ratificati entro il 31 dicembre e che non si torna mai indietro. Per questo caso di Singapore, i fatti sono stati rivelati solo un anno dopo, e le sanzioni imposte dalla FIA prima del mio arrivo sono state annullate dal Tribunale di Parigi. Si è trattato di un caso speciale". In una conversazione a tutto campo con "L’Equipe" che ha spaziato su molti temi diversi tra loro (dal fuoco incrociato sul suo successore Mohammed Bin Sulayem al rapporto tuttora strettissimo con Michael Schumacher), l'ex presidente FIA Jean Todt torna sul famigerato "Crashgate" del Gran Premio di Singapore del 2008, segnato dal "finto" incidente di Nelson Piquet Jr. che permise al compagno di squadra del brasiliano in Renault Fernando Alonso di risalire la classifica di quella gara e poi addirittura vincerla. 

Todt: "La FIA avrebbe dovuto cancellare il GP di Singapore del 2008" - foto 2
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Un imbroglio, quello perpetrato a Marina Bay, che - alla luce di quanto sarebbe successo nel finale di campionato - costò carissimo a Felipe Massa che perse il titolo a vantaggio di Lews Hamilton nel GP convulso finale del Gp del Brasile. Negli anni seguenti (e in particolare negli ultimi due) l'ex ferrarista brasiliano ha provato in ogni modo - senza successo - a ribaltare il verdetto finale di quella stagione dei veleni. Così prosegue l'ex Team Principal ferrarista, presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile per tre mandati consecutivi dall'ottobre del 2009 (proprio in coincidenza dello scoppio del Crashgate) al dicembre del 2021, esattamente due anni fa:

" Secondo Bernie Ecclestone, il mio predecessore (alla presidenza della FIA, ndr) Max Mosley e il Direttore di Charlie Whiting erano al corrente dei fatti fin dall'inizio. Quando ero presidente della FIA, non sono stato informato. Scoprire che la federazione conosceva la verità prima di questo famoso 31 dicembre potrebbe davvero cambiare le cose. Sfortunatamente, Charlie e Max sono morti. Col senno di poi, avremmo dovuto chiedere l'annullamento della gara. Il fatto completamente nuovo - se è vero e verificabile - è che l'organismo che ha omologato la classifica ufficiale campionato sapeva quello che era successo".  

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