GP TURCHIA F.1 PROVE UFFICIALI

Stroll batte Verstappen a Istanbul, per la Ferrari qualifiche da incubo

Pole position di Lance Stroll nelle prove ufficiali del Gran Premio della Turchia. Entrambe le Ferrari fuori dalla top ten dello schieramento di partenza.

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Dalle qualifiche-lotteria di Istanbul emerge Lance Stroll che batte il superfavorito Max Verstappen di 290 millesimi e regala un sabato da sogno alla Racing Point che ottiene il terzo tempo con Sergio Perez (+1.556). Nel diluvio turco trova gloria anche Alexander Albon che chiude la seconda fila con l'latra Red Bull. Interrotta la striscia delle pole position della Mercedes: Lewis Hamilton scatterà dalla terza fila (sesto tempo) insieme a Daniel Ricciardo. Ferrari inguidabili sul bagnato: sesta fila per Sebastian Vettel, settima per Charles Leclerc.

Ferrari e Mercedes giù, Red Bull e Racing Point su: le caotiche qualifiche del GP della Turchia producono una griglia di partenza "pazza", nella quale si ritaglia un piccolo spazio al sole (per modo di dire...) anche l'Alfa Romeo. Entrate nel vivo dopo la sospensione di tre quarti d'ora provocata dalle pesantissime condizioni meteo nel finale del Q1,  le prove del quartultimo appuntamento nel Mondiale hanno proposto un crescendo di emozioni e sorprese, iniziato purtroppo con l'esclusione delle due Ferrari dalla caccia alla pole position o comunque di una prima fila che (dopo i tre turni di prove libere) sembrava alla portata della Rossa o quantomeno una sorta di "missione possibile" per Charles Leclerc. Ma un errore (oppure una mossa già in chiave gara) nella scelta dell'assetto delle due SF1000 ha vanificato qualsiasi tentativo da parte del monegasco e di Sebastian Vettel di superare l'ostacolo rappresentato dal Q2. Il tedesco (autore del dodicesimo tempo) prenderà il via dalla sesta fila dello schieramento insieme al neo 21enneLando Norris. Leclerc invece dalla settima, che avanza dalla quattordicesima alla tredicesima casella "grazie" alla penalizzazione di tre posizioni in griglia ricevuta dal suo prossimo compagno di squadra Carlos Sainz, reo di aver ostacolato Sergio Perez nel corso del Q2 stesso.

Preclusa ai ferraristi, la caccia alla pole sembrava destinata a risolversi in una sfida tra Max Verstappen (dominatore di tutti e tre i turni di prove libere) e le Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas ma, a sorpresa, a fare la voce grossa sono state le Racing Point (peraltro spinte dalla power unit di Stoccarda. Prima Sergio Perez, poi Lance Stroll hanno messo la RP20 in cima alla classifica dei tempi ed è stato proprio il canadese a mettere a segno una clamorosa pole (la prima della sua carriera nel Mondiale) davanti all'olandese della Red Bull. Alle prese con una stagione parecchio movimentata (ha tra l'altro saltato il GP dell'Eifel per positività al Covid-19, come avrebbe lui stesso rivelato in seguito), Lance si era già messo in luce in condizioni particolari: quelle dello scorso GP d'Italia, salendo sul terzo gradino del podio di Monza insieme al vincitore Gasly ed al secondo classificato Sainz.

Il suo compagno di squadra messicano (già appiedato dal team per fare posto a Vettel) apre una seconda fila che è l'esatta fotocopia della prima. Perez precede infatti Alexander Albon, fin qui protagonista con l'altra RB16 di un ottimo weekend che probabilmente però non basterà a salvargli il posto. In procinto di trasformarsi in Aston Martin, Racing Point mette a segno ad Istanbul la prima pole undici anni dopo quella di Giancarlo Fisichella a Spa-Francorchamps nel 2009 appunto, quando il team si chiamava ancora... Force India! Affiancato da Jarno Trulli sulla Toyota - per una prima fila tutta tricolore - il pilota romano avrebbe poi chiuso il GP del Belgio subito alle spalle di Kimi Raikkonen, vincitore con la Ferrari.

Alla vigilia di una domenica che finirà presumibilmente con i festeggiamenti per il titolo iridato numero sette di Hamilton, le Frecce Nere devono invece accontentarsi della terza fila del Re Nero (battuto anche da Daniel Ricciardo e dalla sua Renault) e della quinta di Valtteri Bottas, affiancato da Antonio Giovinazzi. Per la prima volta in questa stagione, entrambe le Alfa Romeo sono entrate nella top ten delle qualifiche, tanto che Kimi Raikkonen ha messo a segno l'ottavo tempo e divide la fila quattro con Esteban Ocon che ha a sua volta completato il sabato tutto in rimonta della Renault, molto in ombra nei due turni del venerdì. Deciso passo indietro invece per l'Alpha Tauri, con Pierre Gasly (che divide la settima fila con Leclerc) e Daniil Kvyat - diciassettesimo - incapaci di superare la prima fase delle qualifiche.

Legato all'incidente che ha messo furigioco Kvyat, l'episodio più controverso delle qualifiche: con una decisione discutibile, la direzione di gara ha infatti dato semaforo verde alle monoposto incolonnate alla fine della pit lane per il Q2 quando (circa un chilometro più avanti), la gru che spostava la AT01 di Daniil ed un buon numero di commissari stavano operando in piena via di fuga. Il tutto a poco più di sei anni di distanza (era il 5 ottobre del 2014) dal gravissimo incidente del quale fu vittima Jules Bianchi nel corso del GP del Giappone di Suzuka, quando la Marussia del pilota francese (che sarebbe spirato poco più di nove mesi dopo) si infilò sotto il trattorino che stava spostando la Sauber di Adrian Sutil. Allora come oggi sotto la pioggia battente.

 

 

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