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FORMULA UNO VERSO SPA-FRANCORCHAMPS

Spa-Francorchamps a fine agosto, Monza ai primi di settembre: appuntamenti chiave per la Ferrari

Dopo Barcellona il Mondiale di Formula Uno fa rotta su due Gran Premi vinti nel 2019 dalla Ferrari, ma i successi di Lerclerc un anno fa a Spa e Monza sono ricordi lontani...

di Stefano Gatti
18 Ago 2020 - 15:03

Esaurita con i due GP di Silverstone e quello di Spagna a Barcellona la seconda "tripletta" del Mondiale dopo quella mitteleuropea di luglio in Austria e Ungheria , la Ferrari si prepara ad affrontare l'uno-due di Spa-Francorchamps e Monza, dove nel 2019 Charles Leclerc colse i suoi primi due successi al volante della Ferrari: ma il circuito delle Ardenne e quello brianzolo hanno caratteristiche "ostili" alla SF1000

Pole position e vittoria nel 2019 a Spa-Francorchamps (primo successo in un GP iridato, il più giovane di sempre al volante della Ferrari), stessa "doppieta" sette giorni dopo a Monza : Charles Leclerc guarda con "trepidazione" ai due prossimi appuntamenti del Mondiale, in programma a cavallo tra fine di agosto ed inizio settembre. Dodici mesi dopo, infatti, prospettive ed aspettative sono per forza di cose molto diverse: per il monegasco, per la Ferrari, per Sebastian Vettel che nel 2019 (all'indomani della terza pole consecutiva di Leclerc) completò un settembre rosso da sogno, con il terzo successo ferrarista consecutivo sotto i riflettori di Singapore.

Oggi però due circuiti "di motore" come quelli che ospitano il GP del Belgio e quello d'Italia rischiano di risultare parecchio indigesti per la Ferrari, già confinata ai margini dei quartieri alti delle classifiche dopo i primi sei appuntamenti di un Mondiale che sta per confermare il proprio ritorno ad Istanbul dopo nove anni e il finale arabo con due GP in Bahrein e quello di Abu Dhabi ormai in vista ... di Natale.

Dividendo le sei tappe già entrate a fare parte della settantennale storia della Formula Uno in due blocchi da tra GP consecutivi ciascuno (Spielberg 1 e 2 pprima dell'Hungaroring a luglio, Silverstone 1 e 2 prima di Barcellona ad agosto)  balza all'occhio la mancanza di un'evoluzione nei risultati delle Rosse. Leclerc è partito con il podio del GP d'Austria (secondo), il ritiro in quello della Stiria e l'undicesimo posto a Budapest. Ha poi fatto sperare in un rilancio con il terzo ed il quarto posto delle due gare di Silverstone ma il ritiro nella caldissima Barcellona ha rappresentato un brusco ritorno alla realtà.

Parecchio piatta anche la curva prestazionale di Sebastian Vettel, che oltretutto (si tratta di un dato di fatto) corre sin dal via del Mondiale inevitabilmente nelle scomode vesti del "separato in casa", con scarse possibilità di evoluzione positiva, come sempre in casi simili del passato. Il quattro volte iridato (nettamente inferiore a Leclerc in qualifica)  si è fermato una sola volta prima del tempo (Stiria) ma non ha mai raggiunto il podio (due appunto quelli di Leclerc)  ed ha chiuso settimo a Barcellona (ma il suo miglior risultato lo aveva ottenuto un mese fa in Ungheria: sesto). Per il resto, decimo in Austria, ancora decimo e poi dodicesimo a Silverstone.

Risultati, quelli di Charles e Sebastian, che impediscono appunto alla Ferrari di coltivare eccessive ambizioni per Spa e Monza, dove il pilota sul quale Maranello punta tutto per il futuro dovrà difendere il quarto posto della generale (45 punti) dagli attacchi di Stroll, Albon (entrambi a quota 40) e Norris (39). Il bottino di Leclerc ed il limitato contributo di Vettel (undicesimo, alle porte della top ten iridata con i suoi 16 punti, gli stessi di Ocon) valgono alla Ferrari una modesta quinta piazza nel Mondiale Costruttori, a fronte di un obiettivo minimo (riposizionato dopo i primi GP) rappresentato dal terzo posto, perso proprio a Ferragosto a causa del contemporaneo sorpasso ad opera di Racing Point e McLaren: una sfida apertissima e ravvicinata: 63 punti per le contestatissime "Mercedes rosa", 62 per la monoposto di Norris e del ferrarista prossimo venturo Sainz Jr., 61 per la Rossa, appunto.

Muso puntato sull'asfalto mitico di di Spa-Francorchamps e di una Monza nella quale le Rosse dovranno pure fare a meno della spinta (emozionale ma pur sempre una spinta) di decine di migliaia di tifosi del Cavallino. Come avverrà anche la settimana dopo nell'inedita tappa del Mugello, "dedicata" al GP numero 1000 della Ferrari e poi in quello (altrettanto ricco di significato) dell'inizio di novembre ad Imola.

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