F1

Formula 1, Schumacher 10 anni dopo l'incidente: le proprietà vendute e le cure della famiglia

A pochi giorni dal decennale della caduta sugli sci di Méribel il Corriere della Sera fa il punto sulle condizioni del 7 volte iridato

  • A
  • A
  • A
Formula 1, Schumacher 10 anni dopo l'incidente: le proprietà vendute e le cure della famiglia - foto 1
© Getty Images

Il 29 dicembre 2013 la vita di Michael Schumacher e della sua famiglia cambiava per sempre. A pochi giorni dal decennale dell'incidente di Méribel il Corriere della Sera fa il punto sulle condizioni della leggenda della F1 e della Ferrari. Sul suo stato di salute, sottolinea Giorgio Terruzzi, regna come sempre il massimo riserbo: quel che sappiamo per certo è che Schumi respira autonomamente, che i fisioterapisti lavorano per fargli mantenere un tono muscolare sufficiente, ma anche che è immobile e che non parla. La famiglia gli è sempre accanto: Mick, Gina Maria e la moglie Corinna gli parlano, ma senza sapere fino a che punto possono essere ascoltati. Sui suoi meccanismi cerebrali profondi, infatti, gli stessi medici non ne sanno abbastanza.

Nelle scorse settimane si era tornato a parlare di Schumacher in seguito a un'inchiesta giornalistica dell'ARD, la principale emittente radiotelevisiva pubblica tedesca, che si soffermava su due aspetti chiave dell'incidente: l'imprudenza del campione tedesco, avventuratosi fuoripista con gli sci in condizioni di innevamento non sufficienti, e un'errata valutazione delle sue condizioni da parte dei soccorritori, che avrebbero cambiato rotta durante il trasporto in elicottero perdendo minuti preziosi.

Tutti approfondimenti che lasciano il tempo che trovano e che non possono cambiare la realtà degli ultimi 10 anni. In questo lasso di tempo, come spiega il Corsera, Corinna ha venduto i beni di famiglia superflui, come l'aereo, le ville sulle Alpi francesi e in Norvegia, investendo tutto nella residenza di Gland, in Svizzera, dove è stata allestita la clinica privata che ancora oggi lo assiste giorno e notte.

Assieme a quello della famiglia non è mai mancato il supporto della sua storica assistente, Sabine Kehm, e di vecchi amici come Jean Todt, uno dei pochissimi a cui è concesso di andare a trovarlo e che occasionalmente concede ai media qualche battuta sulle condizioni di Schumi.

La tragica ricorrenza di venerdì prossimo sarà seguita da una decisamente più lieta, seppur malinconica: il 3 gennaio, infatti, il 7 volte campione del mondo della F1 compirà 55 anni. Lo farà circondato dall'affetto dei suoi cari, come sempre.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti