È del pilota olandese la pole position del tredicesimo appuntamento del Mondiale sul rinnovato circuito di Zandvoort.
di Stefano Gatti
Max Verstappen rispetta il pronostico e le aspettative del suo pubblico firmando la pole position del GP d'Olanda ma a sfiorare l'impresa - viste le premesse - è Lewis Hamilton che si guadagna un posto in prima fila con un giro a soli 38 millesimi dall'idolo di casa. Dalla seconda fila scatteranno l'altra Freccia Nera di Valtteri Bottas e l'Alpha Tauri di Pierre Gasly. Terza fila tutta Ferrari con il quinto tempo di Charles Leclerc ed il sesto di Carlos Sainz ed è da incorniciare il settimo tempo di Antonio Giovinazzi con l'Alfa Romeo.
Ce l'ha messa tutta, il sette volte campione del mondo, a rovinare la festa alle decine di migliaia di tifosi orange che hanno riempito le tribune del rinnovato e spettacolare circuito di Zandvoort ed alla fine solo 38 millesimi di secondo dividono il leader della classifica generale dal suo giovane sfidante nella corsa al titolo. Non c'è stata storia insomma nella sfida per aggiudicarsi un posto al via dall prima fila del tredicesimo appuntmento del Mondiale, che è tornato in Olanda dopo trentasei anni. Dietro a Max e Lewis però è stata battaglia vera, con Valtteri Bottas autore del terzo tempo a 337 millesimi dalla pole ed uno straordinario Pierre Gasly a completare la seconda fila (+0.593) con la sua Alpha Tauri.
Come previsto dopo le difficoltà incontrate nel terzo turno di prove libere, la Ferrari non è riuscita a piazzare nemmeno una delle sue SF21 in seconda fila: quinto tempo per Lerclerc a 642 millesimi da Verstappen e Sainz appena dieci millesimi di secondo più lento del compagno di squadra. A fine prove lo spagnolo si affretta a ringraziare i suoi meccanici, capaci di rimettere in sesto la sua monoposto dopo il "botto" contro le barriere della "Hugenholtz" (curva 3) in tempo per scendere in pista e completare due "runs" nella fase uno delle qualifiche. A fare sensazione è stato però Antonio Giovinazzi che - approdato per la prima volta quest'anno in Q3 (e superata la suspense del bullone della ruota anteriore sinistra bloccato nella sua sede!) ha staccato una performance da quarta fila: settimo tempo e personal best in qualifica per Antonio 8che ha bisogno di exploits di questo genere in chiave riconferma), subito alle spalle delle due Ferrari e davanti alle due Alpine di Esteban Ocon e Fernando Alonso che chiudono ottavo e nono, anche se pe la verità dal team bleu ci si aspettava qualcosa di più dopo i risultati delle prove libere. Completa la quinta fila (e la top ten) Daniel Ricciardo con la McLaren-Mercedes.
Rimane fuori dai primi dieci invece Lando Norris con l'altra McLaren, tredicesimo e penalizzato (e con lui Lance Stroll e Yuki Tsunoda) dalla doppia bandiera rossa esposta in Q2 prima per l'uscita di pista di George Russell alla curva 13, poi per quella ancora più violenta del suo compagno di squadra Nicholas Latifi che, spostandosi sul lato sinistro della pista per superare la Mercedes di Hamilton, ha messo sull'erba la posteriore sinistra in ingresso di curva 8 ed è andato ad impattare contro le protezioni, dopo avere attraversato la ghiaia della via di fuga. Qualifiche con danni ingenti quindi per la Williams che vede comunque il pilota britannico in procinto di passare alla Mercedes e... l'inamovibile canadese al via dalla sesta e dalla settima fila, affiancati rispettivamente dall'altro canadese Stroll (dodicesimo con l'Aston Martin) e dal già citato Norris. Finisce invece dietro la lavagna Sergio Perez (appena confermato alla Red Bull...) la cui qualifica termina prematuramente ed in modo del tutto inaspettato già nel Q1. Il messicano, alle prese con un weekend fin qui sottotono - aggravato dal contemporaneo scintillio del suo compagno di squadra - sarà quindi al via dalla settima fila insieme al giapponese Tsunoda. Partenza in salita che difficilmente gli consentirà di contribuire fattivamente alle strategie domenicali della Red Bull, con Verstappen "solo" contro le due Mercedes. Anche se probabilmente Max -letteralmente "spinto" dai settantamila di Zandvoort - non sembra particolarmente preoccupato dalla sfida "impari".
Partirà invece dalla nona fila il 98esimo GP della carriera di Robert Kubica che sostituisce in Alfa Romeo il "quarantenato" Kimi Raikkonen, ora a rischio per l'ex ferrarista anche la prevedibile "passerella" monzese del prossimo weekend. Certamente meno allenato del suoi colleghi - e con un'intera giornata di prove in meno su un pista nuova e molto particolare - Robert ha fatto il suo dovere, mettendosi dietro le Haas (ugualmente spinte dalla power unit Ferrari) di Mick Schumacher e Nikita Mazepin. Nei confronti dei quali commissari di gara hanno deciso di non infierire con una penalizzazione, dopo averli convocati insieme a Sebastian Vettel per aver "bisticciato" tra di loro in pista nel giro di lancio, ostacolando il tedesco che sopraggiungeva a velocità tripla .
Curiosità finale: a fianco di Kubica ci sarà lo stesso Sebastian Vettel, vale a dire il pilota che debuttò nel Mondiale quattordici anni fa sostituendo sulla BMW Sauber nel GP degli USA ad Indianapolis il polacco, alle prese con le conseguenze dello spaventoso incidente di sette giorni prima a Montreal.