GP SPAGNA F.1 PROVE UFFICIALI

Hamilton, pole numero 100 a Barcellona! Verstappen in prima fila: Ferrari 4. con Leclerc, 6. con Sainz

Storica pole del sette volte campione del mondo in carica nelle prove ufficiali del quarto appuntamento del Mondiale al Circuit de Catalunya.

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Lewis Hamilton puntuale all'ennesimo appuntamento con  la storia: a Barcellona il campionissimo della Mercedes timbra la centesima pole position della sua straordinaria carriera, battendo per 36 millesimi Max Verstappen e per 132 il compagno di squadra Valtter Bottas. Charles Leclerc completa la seconda fila, ma il distacco dal "centenario" Hamilton è importante: 769 millesimi. Esteban Ocon a sorpresa quinto davanti all'altro ferrarista Carlos Sainz (+0.879)

 

Non basta un Max Verstappen in splendida forma ad impedire a Lewis Hamilton di incidere un solco ancora più profondo nella storia del Mondiale, raggiungendo il traguardo delle cento pole positions: dalla prima con la McLaren-Mercedes nel Gran Premio del Canada del 2007 a Montreal (sesto GP della carriera del futuro Re Nero) e subito replicata a Indianapolis (vincendo entrambi i GP), fino a quella che gli permetterà di scattare con il favore del pronostico nella quarta prova del Mondiale in corso. Al suo fianco Lewis (1.16.741 il suo tempo) avrà come detto il rivale per il titolo Verstappen che - dopo aver segnato il migliore tempo nel Q2 - ha chiuso le qualifiche con un distacco di soli 36 millesimi. Ma sono... 36 millesimi che fanno appunto la differenza. E la storia! Un traguardo raggiunto passando per due tappe intermedie ed emblematiche, entrambe datate 2017: la pole numero 65 (facendo pari con Ayrton Senna) ancora in Canada e - pochi mesi più tardi a Spa-Francorchamps - la numero 68 che rappresentava allora il "benchmark" fissato da Michael Schumacher. Per poi diventare primatista assoluto (e solitario) già dal successivo Gran Premio d'Italia a Monza. In buona sostanza, un intero decennio per arrivare a quota 69 appunto (anche "a causa" del poker iridato del binomio Vettel-Red Bull e dell'exploit isolato della "meteora" Brawn GP), nemmeno quattro stagioni - le più recenti appunto, dominate dalla Mercedes - per collezionare le trentuno necessarie per raggiungere la tripla cifra!

Dalla seconda fila prenderanno il via Bottas e Leclerc. Il finlandese ha tutto sommato fatto il suo, pronto ad approfittare di qualsiasi occasione dovesse presentarsi in gara: il suo ritardo da Hamilton in qualifica è contenuto in 132 millesimi e la missione podio rappresenta il... minimo sindacale. Almeno a vedere i distacchi rimediati in qualifica da tutti gli altri, ad iniziare dal più esperto tra i due ferraristi. Leclerc - per la terza volta quarto al via in quattro GP - "accusa" 769 millesimi di ritardo: tanti per puntare da subito ad una gara all'attacco, ma almeno le dirette rivali McLaren sono dietro ad entrambe le SF21, nel giorno in cui Maranello ricorda Gilles Villeneuve, scomparso trentanove anni fa, nel corso delle prove ufficiali del GP del Belgio 1982 a Zolder.

La terza fila tutta rossa sfuma "per colpa" dell'exploit di Esteban Ocon che si intromette tra i ferraristi siglando il quinto tempo davanti a Carlos Sainz (+0.879) ed oltretutto rifilando sei decimi di secondo al compagno di squadra Alpine Fernando Alonso che nemmeno sulla pista di casa riesce a tenere il ritmo indiavolato del francese e deve accontentarsi del decimo tempo e della quinta fila, a fianco di Lando Norris.

Autore nella FP3 della tarda mattinata di un "dritto" alla famigerata curva 10, il pilota di Bristol parte forte in qualifica (miglior tempo nel Q3) ma poi si spegne... alla distanza e sulla griglia finisce dietro al compagno di squadra Daniel Ricciardo (l'australiano manca la terza fila e... Sainz per due soli millesimi di secondo) che può così... respirare e parcheggia la sua MCL35M in quarta fila, insieme a Sergio Perez. Per il messicano la vita alla Red Bull a fianco di Verstappen (a fianco si fa per dire, il distacco in griglia è di nove decimi) è ancora più dura di quella che Ocon e Norris stanno facendo fare ad Alonso e Ricciardo. "Checo" chiude le qualifiche ottavo ma pizzica l'erba a bordo pista ed incappa in un testacoda all'inizio della fase decisiva delle qualifiche, anzi proprio nel corso del primo time attack, attribuendone poi parte della responsabilità ad un dolore ad una spalla, forse legato alla posizione di guida nella sua RB1B.

 

Nella seconda metà dello schieramento deludono le Alpha Tauri. Dopo tre sessioni di prove libere tutte chiuse in scioltezza nei primi dieci (anzi, alle port della top five) Pierre Gasly non va oltre il dodicesimo tempo e quindi della sesta fila, "stretto" tra le Aston Martin di Stroll e Vettel. Da parte sua, un intemperante - via pit radio - Tsunoda (e di riflesso "pasticcione") saluta la compagnia al termine del Q1: ottava fila insieme a George Russell. Raccoglie meno rispetto a quanto seminato nelle prove libere l'Alfa Romeo: 14esima piazza per Giovinazzi, 17esima per Raikkonen mentre Mick Schumacher (autore del 18esimo tempo) continua il suo apprendistato e - in attesa di quelli veri - si prende un punticino d'orgoglio abbandonando l'ultima fila, che "molla" a Latifi (Williams). Il canadese da parte sua - per diretta e quasi inevitabile conseguenza - ci trova un Mazepin che "imperversa" meno del solito ma risulta lo stesso poco incisivo, anche rispetto al compagno Schumi Junior ed in gara punterà ad essere doppiato... il più in là possibile da Hamilton. A proposito: ancora grazie per lo show, Lewis. Cento di queste pole!

 

 

 

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