FORMULA UNO

Monza "chiama" la Ferrari ma solo Verstappen può sfidare Hamilton e le Frecce Nere

Nel Gran Premio d'Italia Lewis Hamilton insegue la sesta vittoria all'Autodromo Nazionale di Monza. Solo due piloti hanno possibilità reali di impedirglielo

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Nella corsa di Lewis Hamilton verso la caccia a tutti i record che contano, il weekend del Gran Premio d'Italia rappresenta l'ennesimo appuntamento con la storia. Vincendo domenica a Monza il dominatore della stagione in corso può staccare Michael Schumacher nella lista dei piloti più vincenti all'Autodromo Nazionale. Solo Valtteri Bottas e Max Verstappen sono in grado di fargli lo sgambetto.

La prima vittoria assoluta per Sebastian Vettel nel 2008, il primo successo con la Ferrari per Charles Leclerc dodici mesi fa, il primo Gran Premio d'Italia senza pubblico questo fine settimana. Monza non è mai appuntamento banale. Non lo è mai (nella buona come nella cattiva sorte) per il Cavallino Rampante che sull'asfalto dell'Autodromo Nazionale praticamente doppia la McLaren sia per le vittorie (19 a 10), sia per le pole positions (21 a 11). Con le Rosse in difficoltà ed a caccia di un piazzamento in zona punti dopo la debacle belga o al massimo di un podio al momento però impossibile da pronosticare, la storia questo weekend a Monza la può fare il solito Hamilton che, tagliando per primo il traguardo, metterebbe a segno la sua sesta affermazione monzese, staccando Michael Schumacher: cinque vittorie, per il tedesco (tutte con la Ferrari) nel decennio "abbondante" 1996-2006, gli anni del suo primo e del suo ultimo successo nel Parco. Giorni felici, replicati inseguito solo da Fernando Alonso nel 2010 e - come detto - da Leclerc nel 2019. Replicati e non replicabili nell'immediato. Anche se il monegasco e Leclerc sono già a Monza a studiare (per ora a piedi ed in bici) ogni metro quadrato d'asfalto dell'Autodromo Nazionale.

Solo il compagno di squadra di Hamilton Valtteri Bottas ed il mastino Max Verstappen (secondo infatti nel Mondiale a 47 punti dal leader) hanno realistiche chances di impedire a Lewis di riuscire nell'impresa. Il finlandese però (via stagionale di Spielberg a parte) ha quest'anno una storia personale di weekend iniziati in modo brillante (davanti al compagno di squadra) ma proseguiti e soprattutto terminati alle spalle e lontano da Lewis. A Monza Valtteri ha fin qui disputato sette GP, ottenendo due buoni quarti posti con la Williams. Fermandosi quindi a piedi del podio, per poi cambiare marcia dal 2017, una volta preso il posto di Nico Rosberg sulla Mercedes. Salto di qualità che gli ha permesso di fare del podio monzese un appuntamento fisso: secondo nello stesso 2017, terzo nel 2018, di nuovo secondo un anno fa. Però sempre disciplinatamente (sarebbe  forse meglio dire "inevitabilmente") alle spalle di Hamilton.

Insomma, le motivazioni giuste sembra averle piuttosto Verstappen. L'olandese ha preso cinque volte il via del Gran Premio d'Italia e (abbastanza... incredibilmente) non è mai riuscito a calpestarne i gradini del podio: 12esimo nell'esordio del 2015, settimo e decimo nei due anni seguenti, il quinto posto come miglior risultato fin qui-nel 2018) e poi l'ottavo in rimonta dodici mesi fa, dopo essere scattato in fondo al gruppo a causa della sostituzione della power unit. C'è da scommettere che la tradizione sfavorevole non scoraggi il pilota olandese. Al contrario, sarà un pungolo in più per Max che, tra l'altro (GP d'Austria a parte), quest'anno ha infilato sei piazzamenti sul podio consecutivi, compresa la vittoria nel GP del 70esimo anniversario a Silverstone.

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