FORMULA 1

Montecarlo e Baku a rischio per il secondo anno consecutivo

I tempi di realizzazioni dei circuiti cittadini la maggiore incognita sulla fattibilità della gara nel Principato e di quella nella capitale dell'Azerbaijan.

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Al momento sono solo voci ma, in una situazione mondiale in continua evoluzione, sono gli eventi che richiedono tempi lunghi per allestire il tracciato di gara quelli pù complicati da mettere in scena. Vale a dire, come già avvenuto l'anno scorso, la tappa più "glamour" del Mondiale e quella tra le strade di Baku. attualmente in calendario tra la fine di maggio e l'inizio di giugno.

Il calendario-record da ventitré appuntamenti le mette una dietro l'altra: domenica 23 maggio Montecarlo, domenica 6 giugno Baku. Quarta e quinta prova di un Mondiale che - dopo il rinvio di Melbourne a novembre - scatta il 28 marzo in Bahrain per poi spostarsi ad Imola il 18 aprile, con la data del 2 maggio ancora da assegnare e la candidatura di Portimao in fase avanzata. Poi appunto, dopo il GP di Spagna a Barcellona, viene il turno di Montecarlo e Baku. Con la pandemia in corso e l'incertezza legata alla sua evoluzione ed a portata ed estensione delle restrizioni, i tempi per dare il via all'allestimento dei rispettivi tracciati sono già piuttosto stretti. Proprio per questa ragione il GP d'Australia all'interno dell'Albert Park di Melbourne è stato posticipato al prossimo 21 novembre: da prima a terzultima prova del Mondiale. Non solo, per la loro stessa natura "cittadina", le gare di Montecarlo e Baku presentano elevati fattori di rischio dal punto di vista dell'eventuale apertura al pubblico.  La stessa incertezza riguarda il GP del Canada del 13 giugno sul circuito "Gilles Villeneuve" dell'isola di Notre-Dame. Istanbul, Nuerburgring ed anche il Mugello possono ancora tornare in gioco.

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