Lifting approfondito per lo storico circuito delle Ardenne che nel weekend ospita il quattordicesimo round del Mondiale
di Stefano Gatti© Circuit de Spa-Francorchamps
Sarà una Spa-Francorchamps dal look parzialmente rinnovato, quella che i piloti di Formula Uno troveranno al via della prima sessione di prove libere del Gran Premio del Belgio. Nuovo asfalto in alcuni tratti ma soprattutto più spazio nella via di fuga del Raidillon, allo scopo di aumentare i margini di sicurezza, a tre anni dall'incidente costato la vita ad Anthoine Hubert (e fratture agli arti inferiori per Juan Manuel Correa) nella Feature Race di Formula 2 del 31 agosto 2019. Prima monoposto ad assaggiare il nuovo layout del circuito belga è stata la Red Bull...
A scendere in pista per il consueto video promozionale pre-Gran Premio è stata ovviamente una monoposto... storica: per la precisione la RB7 (spinta dal V8 2400 Renault), al volante della quale Sebastian Vettel conquistò nel 2011 il secondo dei suoi quattro titoli iridati consecutivi. Nessun vantaggio concreto sulla diretta concorrenza per i "Tori", naturalmente. Il team però avrà potuto farsi una prima idea di massima sulla versione 2022 (ed oltre) del circuito belga, in particolare per quanto riguarda l'asfalto, rifatto in cinque curve. Come ha dichiarato Mario Isola (Head of F1&Car Racing Pirelli) le operazioni di riasfaltatura hanno riguardato la sezione dalla curva due alla quattro (la discesa verso la compressione di Eau Rouge e la risalita del Raidillon) e poi le curve otto e nove (esse di Les Combes), con nuove vie di fuga in ghiaia in quattro curve ora più vicine al nastro d'asfalto.
© Circuit de Spa-Francorchamps
La novità più evidente dei lavori iniziati lo scorso autunno è però l'ulteriore allontanamento della barriera nella esse Eau-Rouge Raidillon che ha comportato l'eliminazione del caratteristico chalet in corrispondenza dello scollinamento e la realizzazione di una nuova, gigantesca tribuna (comprensiva di suites extra-lusso) al posto di quella precedente, molto più piccola e decisamente datata, la cui collocazione - immagini alla mano - lascia però qualche dubbio circa l'effettivo innalzamento degli standard di sicurezza (per il pubblico, in questo caso).
© Circuit de Spa-Francorchamps
Sono inoltre state ampliate le vie di fuga (ricoperte di ghiaia) nella velocissima curva di Blanchimont e nel viceversa lentissimo tornantino della Source. Novità anche alla curva 11 - nota come Speaker's Corner - che di fatto... raddoppia (vedi immagine alla fine di questo articolo). Le monoposto continueranno a percorrerla la sua versione più esterna e filante, mentre la quella più interna è stata realizzate per adattare il tracciato - in questo punto particolare - agli standard richiesti dalla Federazione Motociclistica Internazionale e permettere a Spa-Francorchamps di tornare ad ospitare gare motociclistiche appunto di livello mondiale.
Spa-Francorchamps insomma si adegua e si aggiorna, anche se la sua permanenza nel Mondiale di Formula Uno resta in dubbio. E se è pur vero che - in tempi relativamente recenti - il GP del Belgio non ha fatto parte del calendario iridato nel 2003 e nel 2006, il rischio di una cancellazione è reale. Il Mondiale potrebbe piantare le sue tende tra le Ardenne solo su base bi oppure triennale. Se non proprio come GP di riserva, pronto a subentrare in caso di cancellazione di un'altra gara.
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