FORMULA 1

Miami punto di svolta? Leclerc a caccia di conferme ma la Ferrari deve ritrovare Sainz

In Azerbaijan la Rossa ha avuto la meglio su Aston Martin e Mercedes ma Red Bull resta su un altro pianeta

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Miami punto di svolta? Leclerc a caccia di conferme ma la Ferrari deve ritrovare Sainz - foto 1
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Se dodici mesi fa confermò l'inversione di rotta impressa a Imola da Max Verstappen dopo lo straordinario avvio ferrarista, quest'anno il Gran Premio di Miami in arrivo nel primo weekendi di maggio deve molto più semplicemente dare continuità ai passi avanti mostrati dalla Rossa a Baku e - verosimilmente - restituire a Max Verstappen il centro della scena (Red Bull ma non solo) dopo un weekend azero leggermente sottotono, abilmente sfruttato da Sergio Perez, del quale tutto o quasi si può dire, tranne che non sia lestissimo nell'approfittare delle rarissime pause che il due volte campione del mondo si (e gli) concede. Da qui poi a parlare di candidatura iridata del messicano... di asfalto sotto le ruote ce ne passa. Anche se Sergio è libero di stupirci. 

Miami punto di svolta? Leclerc a caccia di conferme ma la Ferrari deve ritrovare Sainz - foto 2
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Nell'edizione d'esordio del GP di Miami - un anno fa appunto - il vincitore (tanto al sabato quanto alla domenica) della prima tappa del Mondiale nel formato Sprint Weekend non aveva particolarmente brillato, chiudendo sia in qualifica che al traguardo la top four Red Bull-Ferrari. Ben diverso e altamente redditizio l'incedere di Verstappen che - relegato in seconda fila con il compagno di squadra dalla pole di Charles Leclerc e dal secondo tempo di Carlos Sainz, mise poi la freccia in gara sulle Rosse, superando il monegasco in termini di vittorie stagionali (tre a due, anche un anno fa Miami era la quinta tappa stagionale) ma non ancora nella classifica generale: 104 punti a 85. Per quello, a SuperMax sarebbe servita la vittoria nel successivo GP di Spagna a Barcellona (e il contestuale, amarissimo passaggio a vuoto del ferrarista): 110 punti a 104 e pista da lì in vanti tutta in discesa verso il bis iridato. Tornando all'inizio, Miami segnò insomma nel 2022 il primo, importante punto di svolta della stagione. Non sarà così quest'anno, non potrà semplicemente esserlo, perché il treno Red Bull corre su binari sicuri e la locomotiva Verstappen non è a rischio... deragliamento. Neppure prendendo atto del pareggio di bilancio (a livello di vittorie) tra l'olandese e il suo compagno di squadra, che oltretutto mette sul piatto della bilancia il successo nella prima delle tra gare Sprint di questa stagione (il doppio rispetto alle due precedenti). Quanto alla Ferrari, il weekend del GP dell'Azerbaijan ha segnato - citando pressoché testualmente Leclerc - un passettino in avanti a fronte della necessità di fare passi da giganti.

 

Miami punto di svolta? Leclerc a caccia di conferme ma la Ferrari deve ritrovare Sainz - foto 3
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Più che nel confronto - ancora impietoso - con le Red Bull, la misura (ma anche la sostanza) dei progressi ferraristi la restituisce un'occhiata negli specchietti retrovisori delle SF-23 e (nello specifico di Bku) in quelli della SF-23 numero sedici, in fondo ai quali il pilota monegasco ha visto - e piuttosto agevolmente - tenuto a bada Mercedes e Aston Martin. Non basta ancora e Miami deve dire se e quanto le caratteristiche del tracciato cittadino anomalo della capitale azera hanno influito: però serve, eccome se serve. Anche a lavorare con più serenità, anche a tenere a bada "cattivi pensieri" in chiave futura da parte di Leclerc. Soprattutto pensando al "paracadute" Sainz che - a Baku - non si è praticamente aperto.

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