Il ventenne paulista della Sauber ha inaspettatamente messo le marce alte con l'avvento dell'estate
di Stefano Gatti© Getty Images
Bortoleto batte Antonelli (ma non solo lui) quattordici punti a uno! Se ci limitiamo agli ultimi quattro Gran Premi, quelli andati in scena dopo il solstizio d'estate, il rookie brasiliano della Sauber ha fatto nettamente meglio del pilota della Mercedes e anche degli altri due giovani della più recente infornata di talenti (tutti in arrivo dalla Formula 2) del Mondiale: un punto anche per Isack Hadjar (Racing Bulls) da Spielberg a Budapest, due per Oliver Bearman (Haas-Ferrari). Le cifre restituiscono il senso di una rapida crescita della giovane promessa di Osasco (Stato di San Paolo), il cui manager è... Fernando Alonso che lo ha preceduto (quinto e sesto) al traguardo del Gran Premio d'Ungheria.
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Campione in carica 2024 della Formula 2 (nella stagione che ha lanciato anche AKA), dopo aver vinto - ugualmente al primo colpo - quello di Formula 3 del 2023, il ventenne paulista che l'anno scorso nella categoria cadetta vestiva il papaya del McLaren Young Driver Programme (una predestinazione al successo?) ha debuttato sottotraccia, ha commesso gli errori che doveva commettere, poi ha "svoltato" appunto con i primi caldi e in coincidenza con l'inatteso salto di qualità della Sauber, "acceso" dall'imprevisto podio del suo compagno di squadra Hulkenberg a Silverstone.
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Prima ancora per i risultati sotto la bandiera a scacchi, Gabriel ha fatto parlare per il netto miglioramento della sua performance in qualifica, che l'ha portato ad entrare nel Q1 (la fase finale e culminante) in tre degli ultimi quattro GP: Austria, Belgio (anche nella qualifica Sprint) e Ungheria, con il solo passo falso di Silverstone.
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Sembra proprio che il Team Principal Mattia Binotto e Audi (destinata a subentrare a Sauber nel 2026) abbiano messo sotto contratto un pilota in netta ascesa. Chi lo conosce, parla di un ragazzo con la velocità ovviamente nel sangue, la cattiveria necessaria per emergere ma soprattutto brillante e provvisto di una "visione" che è di pochi, dei campioni. Testa e piede, insomma. Più lucido del focoso Bearman, più continuo del talentuoso ma un po' umorale Hadjar, che nel 2024 gli ha conteso fino all'ultimo il titolo della F.2, meno... esposto (e quindi più libero di provare, sbagliare, crescere) del nostro Antonelli che - "sparato" subito in prima pagina all'esordio di Melbourne "causa" Mercedes - si è subito dimostrato all'altezza delle aspettative, salvo poi accusare il contraccolpo al via della stagione europea, con un calo di performance interrotto solo dal primo podio in carriera a Montreal.
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E adesso? Da rookie fuori quota qual è (rispetto agli altri tre), Kimi è atteso ad una riscossa della quale siamo certi, Hadjar è la prossima stella di una galassia (quella Red Bull) che si sta però allontanando dal centro gravitazionale dell'universo F.1, Bearman (che ci è già stato sopra l'anno scorso a Jeddah per Sainz) potrebbe in un futuro a media termine tornare al volante della Rossa. Ottavo in Austria, nono in Belgio e sesto in Ungheria, Bortoleto da parte sua ha la possibilità di scalare la classifica generale.
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Attualmente ne occupa la diciassettesima casella: quattro punti più di Tusnoda, due in meno di Sainz! La top ten è poco più di un miraggio ma... mai dire mai. La chiude al momento proprio il suo compagno di squadra Hulkenberg (37 punti) e in una seconda metà di stagione che porta verso la fine dell'attuale regolamento tecnico - con molte altre squadre a fine sviluppo, di sicuro più della Sauber in via di rifondazione a quattro anelli - c'è ancora spazio (e pista!) per sognare in grande.
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