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GP BELGIO F.1

Mercedes favorite a Spa, Verstappen in agguato, per la Ferrari solo la tradizione

Un anno dopo il suo primo successo in Formula Uno, Charles Leclerc tenta la "missione impossibile" di vincere il GP del Belgio.

di Stefano Gatti
27 Ago 2020 - 12:43

Diciotto vittorie nel Gran Premio del Belgio. Per la Ferrari un appuntamento dalla tradizione straordinariamente favorevole ma nemmeno la propria imbattibilità a Spa-Francorchamps nelle due ultime stagioni autorizza gli uomini di Mattia Binotto a coltivare grandi ambizioni per il fine settimana tra i saliscendi delle Ardenne. Solo il "solito" Max Verstappen sembra in grado di tendere una trappola alle Frecce Nere.

Una vittoria doppiamente emozionale, quella colta un anno fa da Charles Leclerc nel Gran Premio del Belgio; la prima in carriera per il pilota monegasco che non riuscì ad assaporarla fino in fondo, ancora scosso dall'incidente nella gara della Formula 2 nel quale, solo ventiquattro ore prima, aveva perso la vita il collega ed amico Anthoine Hubert. Un successo che diede il via ad un mese di settembre magico per le Rosse, proseguito con il bis di Leclerc a Monza e chiuso dalla vittoria di Sebastian Vettel sotto i riflettori i Singapore. Dodici mesi dopo, lo scenario è totalmente cambiato: la SF1000 (sigla che richiama il traguardo di partecipazioni che la Ferrari taglierà tra tre domeniche al Mugello non permette ai due piloti di puntare troppo in alto. Il podio sarebbe già un ottimo risultato (Leclerc lo ha raggiunto nel via stagionale in Austria e poi all'inizio di agosto nel GP d'Inghilterra) ma i suoi tre gradini sono apparentemente prenotati dalle Mercedes e dalla Red Bull di Max Verstappen.

L'olandese, per il quale Spa resta anche quest'anno la gara di casa (visto che il ritorno in calendario di quello d'Olanda è stato posticipato al 2021) non si fa troppe illusioni sulla sue reali possibilità di fare il bis di "gara-due" a Silverstone) ma rimane il principale indiziato ad arrendersi per ultimo, la domenica pomeriggio, allo strapotere Mercedes. Specialmente se le Pirelli soft scelte dalla Casa milanese per questo GP dovessero creare problemi alle Frecce, come avvenuto nel GP del 70esimo Anniversario della F.1. Oppure se il meteo (previsto incerto con alta probabilità di precipitazioni) dovesse mischiare le carte.

La caccia alla pole dovrebbe essere un affare privato tra Lewis Hamilton e Valtteri Bottas (il "party mode" sarà abolito solo dal GP d'Italia del 6 settembre, anzi dalle qualifiche di sabato 5) , spianando - verosimilmente al sei volte iridato - la strada verso il ritorno sul gradino più alto del podio che - a Spa - Lewis non calpesta più dal 2017 (dopo averlo già fatto con la McLaren nel 2010 e con la stessa Mercedes nel 2015). Metà del proprio bottino nel GP del Belgio, la Casa di Stoccarda lo deve proprio ad Hamilton. Il resto lo hanno fatto Nico Rosberg nel 2016 e ... Juan Manuel Fangio nel 1955. Un poker che (confrontato ai diciotto successi Ferrari, un terzo dei quali firmai da Michael Schumacher, qui a lungo... imbattibile) spinge l'incontentabile Toto Wolff a parlare di "unfinished business", lavoro da completare!

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