L'ultimo pilota capace di battere Hamilton nella corsa al titolo esamina le chances dei due rivali nel finale di stagione che scatta in Messico.
di Stefano Gatti
“Lewis ci è già passato, ha già sette vinto titoli ed è stato in corsa per farlo nove o dieci volte. Per Max invece è la prima volta e si trova quindi in un situazione estrema perché in ballo ci sono tutti i suoi sogni". Dall'alto del suo titolo di campione del mondo 2016 (vinto battendo proprio Hamilton), Nico Rosberg dice la sua sul duello tra il Re Nero ed il leader olandese della classifica generale che scriveranno una nuova pagina del loro confronto (molti temono... uno scontro) questo fine settimana al GP del Messico.
“Non sai mai se ti ricapiterà un'altra occasione, soprattutto con il cambio di regolamento del prossimo anno. C'è molto in gioco ed ora tutta la pressione è sulle spalle di Verstappen, perché per lui si tratta di una situazione nuova. Anche se fin qui Max se l'è cavata brillantemente. Non si vede neanche che è sotto pressione, è incredibile come la sta gestendo.
Come sempre fredda e logica l'analisi dell'ultimo pilota capace di battere Hamilton nella caccia al titolo. Accadde cinque anni fa ad Abu Dhabi e si trattò anche dell'ultima sfida iridata decisa all'ultimo Gran Premio della stagione. Il ritiro del tedesco - annunciato a sorpresa pochi giorni dopo la conquista del titolo - la superiorità della Mercedes e la scelta di Stoccarda di cambiare rotta, puntare tutto sul campione di Stevenage affiancandogli Valtteri Bottas, hanno permesso allo stesso Hamilton di dominare sostanzialmente incontrastato dal 2017 allo scorso anno.
In questo 2021 però la musica è diversa e Nico - dopo aver riconosciuto il vantaggio dell'esperienza al suo ex compagno di squadra e quello della "fame" all'olandese - profetizza una resa dei conti finale ad Abu Dhabi, senza tralasciare il... brivido dell'imprevisto, che finirebbe per spezzare l'equilibrio e privarci tutti di un finale elettrizzante, da tutto o niente: la resa dei conti, appunto.
"Si affrontano in un testa a testa i due migliori piloti delle loro generazioni, e sono entrambi in splendida forma. Una sfida incertissima, sono sullo stesso livello ed anche le loro macchine lo sono. L'importante per entrambi è non commettere errori. Se uno dei due lo commette, per l'altro diventa un calcio di rigore, ma io credo che si deciderà tutto ad Abu Dhabi".