CONTO ALLA ROVESCIA PER IL MONDIALE

La Formula Uno parte in Austria: Red Bull e Ferrari sfidano il regno Mercedes

Il Mondiale di Formula Uno più imprevedibile di sempre parte con il doppio appuntamento al Red Bull Ring di Spielberg

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L'incertezza regna sovrana. L'incertezza o, se preferite, la suspense. Quattro interi mesi dopo il termine dei test invernali di Barcellona (unica occasione di mettere in pista il monoposto 2020), al Red Bull Ring di Spielberg è tutto pronto per la "prima" assoluta (e la sua immediata replica) di un Mondiale che pandemia, sosta forzata,  lunga chiusura dei reparti corse, rigidi protocolli operativi, rendono appunto completamente incerto.

Due vittorie nelle due ultime edizioni del Gran Premio d'Austria: sarà Max Verstappen l'ostacolo numero uno per Lewis Hamilton nella caccia al titolo numero sette, quello "destinato" a mettere il britannico sullo stesso piano di Michael Schumacher? Questo è solo uno dei tanti interrogativi di un Mondiale che parte al Red Bull Ring, la casa dei "tori" appunto e che dovrebbe concludersi in atmosfera pratocamente natalizia nel Golfo Persico, ma dallo sviluppo totalmente incerto. Otto i gran premi  della ... fase uno, quella estiva ed europea che culminerà domenica 6 settembre a Monza ma che molto probabilmente (questione di giorni, forse di ore) potrebbe avere una "coda" assolutamente inedita con l'approdo della Formula Uno sul Circuito del Mugello. Occasione "imperdibile", per la Ferrari, di festeggiare sulla pista di casa il proprio GP numero mille! A quel punto, dopo otto gare, sarà già chiaro il destino di una stagione che per le Rosse non inizia di certo sottotono ma probabilmente da una posizione leggermente decentrata rispetto a quello che è appunto il duello che molti prefigurano tra Hamilton e Verstappen, Mercedes e Red Bull.

Dalla sua, Lewis ha la solidità di un team abituato ed "allenato" a vincere, padrone della Formula Uno "ibrida". Hamilton parte alla caccia del titolo numero sette da un periodo dell'anno nel quale in  passato ha regolarmente allungato il passo sulla concorrenza più diretta. Al tempo stesso, l'estate è anche la stagione nella quale la Red Bull (storicamente una monoposto più complessa da mettere a punto) ha iniziato a diventare supercompetitiva. Magari un po' tardi per permettere ai suoi piloti di lottare per il titolo. Il via stagionale a Spielberg (dove Max ha appunto vinto  nel 2018 e nel 2019) con il GP d'Austria e quello della Stiria e poi all'Hungaroring (altra pista Red Bull) domenica 19 luglpo potrebbe regalare all'olandese uno scatto iniziale da sogno e magari un tentativo di fuga. Con un Mondiale dallo sviluppo completamente imprevedibile infatti, scattare alla perfezione dai primi semafori stagionali potrebbe rivelarsi decisivo per l'esito dalla caccia al titolo. Soprattutto considerando la totale incertezza sul destino dei gran premi nord e sudamericani del prossimo autunno.

In questo panorama da "tutto e subito", anche poter schierare una formazione ad una sola punta - come è il caso di Mercedes e Red Bull - regala ad entrambe qualche certezza in più rispetto ad esempio alla Ferrari. Un po' in ombra nei test inverrnali, la  scuderia di Maranello (vincitrice con Michael Schumacher degli ultimi due GP d'Austria prima di uno stop durato dal 2004 al 2013) , ha pure vivacizzato lle settimane di lock e shutdown annunciando la fuoriuscita di Sebastian Vettel al termine di questo Mondiale, per fare posto a Carlos Sainz Jr. (oggi al volante della McLaren). Davanti a sè, il quattro volte campione del mondo ha una sesta (ed ultima) stagione al volante della Rossa, forse addirittura della sua intera carriera, Si sprecano voci e ipotesi su un suo desiderio di rivalsa che potrebbe eventualmente finire per danneggiare la ricorsa al titolo di Charles Leclerc. Nulla esclude però che, nell'inerzia di un Mondiale così fuori dagli schemi, proprio la più che certa voglia di Vettel di lasciare il segno al suo passo d'addio al Cavallino Rampante possa trasformarsi nell'asso della manica delle chances ferrariste. Fa parte dei possibili scenari del Mondiale più enigmatico dei settant'anni di storia della Formula Uno.

 

 

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