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A Maranello sono al lavoro per rispondere all'attacco dei rivali, possibile anche un aggiornamento della parte ibrida. Il nuovo fondo solo in Spagna
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La batosta rimediata a Imola, dolorosa soprattutto perché inattesa, ha fatto male. Per questo la Ferrari vuole un pronto riscatto, già nell'inedito GP di Miami in programma l'8 maggio. A Maranello avevano già in calendario qualche evoluzione, ma quanto successo nel weekend sul Santerno ha accelerato i tempi o perlomeno la volontà di portare in pista gli aggiornamenti già in cantiere. Nonostante il tracciato della Florida sia un'incognita per tutti visto che non ci sono dati o riferimenti da prendere in considerazione per fare le mosse giuste.
Sta di fatto, che serve una reazione immediata anche per non dare alla Red Bull la possibilità di rifarsi sotto in classifica e a Verstappen le chance di attaccare come solo lui sa fare. Certo, siamo solo all'inizio di una stagione lunghissima, ma ogni punto peserà e niente può e deve essere lasciato al caso. Sotto quindi con il lavoro al simulatore da parte di Charles Leclerc e Carlos Sainz e poi spazio alle intuizioni degli ingegneri.
In particolare, a Miami la F1-75 si presenterà con un'ala posteriore modificata per rendere al massimo su un tracciato che si annuncia molto veloce anche per via di un rettilineo infinito dove si viaggia a ben oltre 300 km/h per diversi secondi. Per lo stesso motivo alla Ferrari hanno lavorato per aumentare l'efficacia del Drs, fondamentale in fase di sorpasso. E anche la power unit dovrebbe presentare una parte ibrida in grado di fornire più potenza.
Per aggiornamenti più pesanti, invece, detto che il motore termico è "congelato", bisognerà attendere il GP di Spagna a fine maggio, quando potrebbe esserci un nuovo fondo come ha fatto proprio la Red Bull a Imola. Per fortuna la monoposto del Cavallino è nata bene e non necessita di stravolgimenti, anche perché con il budget cap ridotto non si potranno fare rivoluzioni a stagione in corso.