FORMULA 1

George Russell: "Siamo piuttosto frustrati, ma è più facile tenere la posizione del via che attaccare in gara"

Il prossimo compagno di squadra di Hamilton identifica nel passo indietro in qualifica la ragione delle sue ultime deludenti prestazioni.

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Dopo un finale d'estate da grandi numeri e l'annuncio (scontato da mesi) del suo passaggio alla Mercedes per il 2022, il Mondiale di George Russell ha inaspettatamente imboccato una china discendente che - visto il valore oggettivo della sua Williams - ha di nuovo trascinato il 23enne pilota di King's Lynn nei bassifondi delle classifiche. Intervistato al termine del GP del Qatar, George ha offerto la sua spiegazione per quanto accaduto da Istanbul in avanti.

Inghiottito dal fondo della classifica dopo aver assaggiato le luci di un ribalta che - in ogni caso - lo attende certamente a partire dalla prossima stagione, quando prenderà il posto di Valtteri Bottas al volante della Mercedes. Annunciata a primi di settembre, la promozione di Russell dal team satellite alla Casa madre ha reso appunto ancora più felice il finale di un'estate che ha visto il "nostro" in grado di entrare nel Q2 delle qualifiche  (e addirittura nel Q3!) per poi classificarsi ottavo all'Hungaroring, addirittura secondo  Spa-Francorchamps (seppure in condizioni eccezionali), nono a Monza e decimo a Sochi. Poi più nulla o quasi. Trend delle qualifiche fortemente in ribasso, un compagno di squadra (Nicholas Latifi) che si riporta sotto dopo essere stato largamente eclissato, gare portate a termine nelle retrovie, senza acuti degni di nota. George ha la sua spiegazione, ed è la più logica e lucida:

“Credo che tutti noi in squadra ci sentiamo piuttosto frustrati al momento. Dobbiamo andare oltre e capire cos'è cambiato. Io un'idea me la sono fatta: di solito facevamo fatica alla domenica ma - in compenso - andavamo bene alla vigilia, in qualifica. E per via del passo della nostra macchina, è più facile tenere la posizione di partenza che attaccare gli avversari. Per una qualche ragione però le nostre prestazioni sono calate anche al sabato. Quindi ora dobbiamo dare il massimo negli ultimi due GP per mettere al sicuro l'ottava piazza tra i Costruttori, perché questa è attualmente la cosa più importante". 

Difficile che Alfa Romeo (undici punti) posso riuscire a minacciare l'ottava posizione della Williams (ventitré). Di certo Russell ha il dovere "morale" di salutare su una nota alta il team che lo ha svezzato e lanciato verso la grande occasione. Padrone del suo destino, ma forse non del tutto. La sfida con Hamilton ad armi pari ha contorni ancora parecchio indefiniti. Molto potrebbe dipendere da quanto George rappresenterà per il Re Nero un pungolo ed uno stimolo. Di più ancora, a nostro avviso, dall'esito della corsa al titolo che oppone attualmente Lewis a Verstappen. Dalla sazietà per l'eventuale ottavo titolo o dalla voglia di rivincita nel caso in cui fosse l'olandese a privare Hamilton dal ruolo di pilota più vincente di sempre.

 

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