F1, stallo Monza: la firma non arriva

Dopo la fumata bianca, il silenzo più totale sul rinnovo

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La fumata bianca c'è stata, ma la firma sul contratto non è ancora arrivata: l'Autodromo di Monza vive così una situazione di stallo. Il 2 settembre scorso, alle 15 durante le Libere 2, un raggiante Sticchi Damiani al fianco di Bernie Ecclestone annunciava l'accordo per il rinnovo triennale del GP. Da quel momento in poi, però, è calato il sipario: silenzio totale.

I due si sono dati appuntamento a Londra per mettere tutto nero su bianco, ma quando? Una domanda che sta iniziando a circolare con insistenza negli ambienti vicini all'Autodromo. Quesito legittimo visto che Imola non ha abbandonato l'idea di strappare alla Brianza il GP d'Italia. In più il Codacons a voler far chiarezza sulle cifre, quei 68 milioni di euro necessari per avere la gara in calendario fino al 2019. Quattro milioni e mezzo di euro garantiti dalla Regione Lombardia, 12,5 dall'Aci e i restanti a carico del circuito. Situazione nebulosa visto che, a complicare il tutto, c'è anche il passaggio di proprietà dell'Autodromo entro fine anno: da Aci Milano ad Aci Roma.

L'unico segnale positivo è arrivato dalla Fia che ha inserito il GP di Monza il 3 settembre nel calendario provvisorio del 2017. Il tutto senza asterisco che, invece, figura a fianco degli appuntamenti di Hockenheim e di San Paolo. In più c'è da registrare che gran parte dei piloti e degli addetti ai lavori si sono schierati a favore del circuito brianzolo. Ricordiamo su tutti Rosberg e Massa che sono usciti allo scoperto: "Una gara storica, impensabile un Mondiale senza correre a Monza".

La gara e l'accordo triennale non sembrano essere in discussione, sia chiaro, ma si spera che la firma possa arrivare il prima possibile anche perché la macchina produttiva si è fermata.



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