F1, ricorso Ferrari respinto

I commissari riuniti al Paul Ricard hanno ritenuto non sufficienti le prove presentate dal team di Maranello

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Niente da fare per la Ferrari: i commissari riunitisi al Paul Ricard hanno ritenuto non sufficienti le prove presentate dalla scuderia di Maranello in merito all'incidente Vettel-Hamilton nel GP del Canada e hanno deciso di non riaprire il caso. La vittoria resta pertanto del pilota Mercedes, che aveva tagliato il traguardo alle spalle del tedesco ma era salito sul gradino più alto del podio per i 5 secondi di penalità comminati al rivale.

Gli steward (gli stessi di Montreal) hanno comunicato che "Non ci sono nuovi elementi significativi e rilevanti che non fossero a disposizione delle parti al momento dell'episodio in questione", sancendo pertanto l'inammissibilità della richiesta di revisione.

Nelle motivazioni vengono specificate quali sono state le prove portate dalla Ferrari:
1) L'analisi dei dati di telemetria della macchina di Vettel

2) Un'analisi video delle telecamere (dall'alto, di fronte, l'onboard di Vettel, l'onboard di Hamilton) 

3) Un'analisi video realizzata da Karun Chandhok (ex pilota e commentatore TV, ndr) per Sky Sports

4) Un video della telecamera frontale di Vettel pubblicato da F1 Limited dopo la gara

5) Video e immagini del dopo-gara

6) Analisi delle traiettorie di gara di Hamilton e Vettel tracciate tramite GPS

7) La testimonianza di Vettel

Gli elementi 1, 2, 5, 6 e 7 sono stati ritenuti "non nuovi"; l'elemento 3 (l'analisi di Chandhok) è stato ritenuto nuovo, ma non significativo e non rilevante in quanto si tratta di un'opinione personale di un terzo; l'elemento 4 è stato ritenuto nuovo, ma non significativo e non rilevante, in quanto contenente materiale video già presente in altre registrazioni.

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