F1, pagelle 2016: Rosberg il più lucido

Hamilton resta il più forte, Vettel al di sotto delle sue possibilità

  • A
  • A
  • A

NICO ROSBERG – VOTO 9 Resta un ottimo pilota, ma non siamo alle prese con un fenomeno. Nico ha fatto la differenza con la sua lucidità, quando ha compreso i punti deboli del vicino di box. Un titolo meritato dopo anni vissuti all'ombra, ma Hamilton è oggettivamente più dotato di lui.

LEWIS HAMILTON – VOTO 8,5 Ha fatto più pole, ha vinto più gare, ma alla fine ha perso il mondiale. Colpa non solo dell'affidabilità della macchina. A volte Lewis infatti ci ha messo del suo pasticciando alla partenza. Di sicuro il suo atteggiamento e i suoi capricci non lo aiutano a farsi voler bene, nonstante sia il più forte.

DANIEL RICCIARDO – VOTO 8 Ha subito l'arrivo di un compagno scomodo come Verstappen, ma ha saputo riprendersi. Il terzo posto nel mondiale significa il primo degli umani, nel senso di quelli che non guidano macchina colore argento con la griffe stellata. Per Daniel un ottima stagione insomma.

SEBASTIAN VETTEL – VOTO 7 Ha chiuso la stagione con una gara fuori media, dopo aver passato buona parte dell'anno sotto la media in questione. Ha condiviso l'eccessivo entusiasmo iniziale dei vertici di Maranello e si è accorto subito che i dati di realtà erano altri. Troppo cupo e nervoso nei frangenti più complicati.

KIMI RAIKKONEN – VOTO 7 Viene considerato il pilota di scorta ma spesso e volentieri va più forte del numero 1 in rosso. Insomma bene ma non benissimo dentro una stagione pessima per la Ferrari. Iceman ha vinto comunque la perplessità di chi giudicava negativamente il suo rinnovo con il cavallino.

MAX VERSTAPPEN – VOTO 9 Che lo si ami o che lo si odi il ragazzo ha rappresentato uno dei rari momenti eccitanti di un 2016 al bromuro. Con lui in pista il vocabolo “normalità” scompare dal dizionario. Resta un diamante grezzo che va lavorato in fretta, prima che produca danni a se stesso o agli altri con il suo entusiasmo e la sua irruenza.

FELIPE MASSA E JENSON BUTTON – VOTO 10
Della loro generazione resta solo Fernando Alonso. Sono stati ragazzi, diventati poi uomini, che hanno attraversato l'epopea di Schumacher e hanno accompagnato al Formula 1 fino a Max Verstappen. Due piloti di livello e allo stesso tempo due signori che mancheranno a questo mondo

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti