"Non pensiamo da secondi"

Il team principal della Ferrari: "L'ho detto anche ai piloti: alla nostra macchina non manca niente"

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Che non fosse uno che si accontenta lo si era capito già sabato, sul tramonto di qualifiche che qualche tempo fa sarebbero stata da leccarsi i baffi mentre a lui non sono sembrate nemmeno soddisfacenti. Maurizio Arrivabene ha la faccia da duro, pochi filtri - parole sue - e idee chiarissime. Idee volano alte come i sogni: "Puntiamo in alto - ha detto all'indomani del terzo posto della Ferrari a Melbourne -, non pensiamo da secondi".

Il che, tradotto, significa: niente alibi. Nessuna scusa. O, per dirla come magari la pensa, nessun campionato alternativo a quello, scontato, con le Mercedes imprendibili. Arrivabene per ora conta i punti, si prende il terzo posto di Seb Vettel e via così. Ma domani? Domani si ricomincia, perché la caccia deve essere solamente cominciata: "L'ho detto anche ai ragazzi - dice -, ora che ci siamo bisogna puntare più in alto. Alla nostra macchina non manca niente. In Malesia avremo un quadro più chiaro dei valori".

E ancora: "Sei contento quando vinci, il terzo posto non può bastare. Da tifoso, ho gioito comunque, ma non posso festeggiare solo con una macchina all'arrivo. Abbiamo bisogno di entrambi i piloti per fare punti". Già, appunto, Raikkonen, che spingeva da martello e ha finito per ritirarsi per un problema tecnico. Un problema, manco a dirlo, che secondo Arrivabene non avrebbe dovuto esserci: "Mi dispiace per Kimi, che finalmente ora sente la macchina e infatti stava andando fortissimo, e anche per i ragazzi ai box, sono sceso dal muretto per andare a tranquillizzarli. In Malesia, su una pista vera, si avrà un quadro più chiaro dei valori, anche perché la Williams, senza nulla togliere al mio amico Massa, correrà anche con Bottas. Poi il passo successivo sarà avvicinarsi alle Mercedes. Più difficile? No, bisogna solo crederci".

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