Condizioni "proibitive" a Istanbul per il primo turno di prove libere del GP della Turchia. Miglior tempo per Verstappen, Ferrari terza e quinta con Leclerc e Vettel.
di Stefano Gatti
Pista bagnata, asfalto nuovo e ancora senza grip, temperature basse: Max Verstappen segna il miglior tempo della sessione di prove che apre il weekend di Istanbul, andata in scena su un tracciato al limite della... praticabilità per un'ora abbondante. Alle spalle dell'olandese il suo compagno di squadra Alexander Albon (+0.241). Terzo e quinto tempo per le Ferrari di Leclerc (+0.430) e Vettel (+0.543) separate dall'Alpha Tauri di Gasly. Le Mercedes si nascondono: nono Bottas, 15esimo Hamilton.
Un mix "micidiale" di temperature basse, asfalto nuovo, poco o nulla gommato e per giunta appena "lavato", ha trasformato in una sorta di prova speciale di stampo rallystico una buona metà della prima sessione di prove libere del Gran Premio della Turchia, con tempi inizialmente lontanissimi dal record della pista (stabilito da Juan Pablo Montoya nell'altrettanto lontano 2005) ed a fine turno comunque superiori di una decina di secondi al primato del colombiano, allora al volante della McLaren. E con distacchi che (primi cinque a parte) si misura in secondi piuttosto che in centesimi di secondo. L'exploit (si fa per dire) della mattinata lo firma Max Verstappen, che lo strappa a tempo scaduto al compagno di squadra Alexander Albon, battuto per 241 millesimi. Red Bull riprende insomma da dove aveva lasciato nove anni fa, con la vittoria di Sebastian Vettel nella più recente edizione della gara. Inizia con una promettente prestazione di squadra il primo weekend ferrarista del 2020 senza il Team Principal Mattia Binotto a dirigere le operazioni in pista ed invece a supervisionarle da "remoto" a Maranello. Sotto la responsabilità del DS Laurent Mekies, le SF1000 di Charles Leclerc e Sebastian Vettel mettono a segno la terza e la quinta performance, divise da Pierre Gasly con la migliore delle Alpha Tauri: l'altra ATY01 non è lontana, visto che il russo Daniil Kvyat (ringalluzzito dal quarto posto di Imola) è sesto.
Certo, le indicazioni emerse nei primi novanta minuti di azione in pista sono destinate a lasciare il tempo che trovano nel prosieguo del fine settimana turco. Tutto il rettifilo del traguardo (ombreggiato dalla trbuna centrale) è rimasto umido per l'intera sessione, cosiccome (e soprattutto) la prima esse in discesa... Mercedes ad esempio non ha affondato i colpi: nono tempo per Valtteri Bottas (preceduto da Antonio Giovinazzi con l'Alfa Romeo Sauber) a due secondi e mezzo dalla vetta e solo quindicesimo per Lewis Hamilton. Distratto dalla trattativa per il rinnovo con la Casa di Stoccarda e polemico per le condizioni del tracciato, il quasi sette volte campione del Mondo (potrebbe "facilmente" diventarlo domenica al termine del GP) si è limitato a "ripassare" la pista sulla quale ha vinto dieci anni fa con la McLaren, lasciando ad altri (noblesse oblige?) la corvée di ripulire il tracciato del'Istanbul Park.
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