© Getty Images
© Getty Images
Il monegasco rifila 6 decimi a Vettel e oltre 8 alle due Mercedes di Bottas e Hamilton
© Getty Images
© Getty Images
È Charles Leclerc il pilota più veloce al termine della seconda sessione di libere del GP del Belgio, tredicesima tappa del Mondiale di F1. Il pilota Ferrari ha girato in 1'44''123 con gomma soft, tenendosi alle spalle l'altra Rossa di Vettel (+ 0''630), seguito a sua volta dalle Mercedes di Bottas (+ 0''846) e Hamilton (+ 0''892). Quinto a sorpresa Perez con la Racing Point, solamente 6° e 10° tempo per le Red Bull di Verstappen e Albon.
La Ferrari continua a volare. Dopo il dominio messo in mostra nella mattinata di Spa le due SF90 si sono ripetute anche in FP2, con un Leclerc in grande spolvero, capace di fare la differenza sui rivali specialmente nel primo settore (grazie anche a un po' di scia presa in uscita da Raidillon). Consistente il ritardo di Seb, che nel suo giro migliore ha pagato un errorino nella staccata della chicane conclusiva. Preoccupa per entrambi, invece, il passo gara, apparso nettamente inferiore a quello dei rivali, con i consueti grattacapi sulla gestione delle gomme.
Rassicurante, almeno in vista delle qualifiche, il vantaggio finale sulle Mercedes di Bottas e Hamilton, che si sono visti rifilare quasi 9 decimi di distacco, dopo essere stati costretti a inseguire anche nella prima parte del turno, con gomme medie. Da sottolineare, tra l'altro, che le due W10 sono arrivate in Belgio con la terza evoluzione della power unit, che la Ferrari invece porterà in pista solamente tra 7 giorni a Monza.
Apparentemente fuori dai giochi le Red Bull di Verstappen e del neopromosso Albon. Il pilota olandese ha chiuso a + 1''271 , ritrovandosi addirittura alle spalle della Racing Point di Perez (+ 0''994, ma poi finito con il motore in fiamme) e ha anche accusato più volte problemi di potenza. Il thailandese ha ottenuto il 10° tempo, scegliendo di concentrarsi più sugli assetti da gara. Albon sarà infatti costretto a partire da fondo griglia dopo aver introdotto la specifica 4 del motore Honda sulla RB15 che fino all'Ungheria era nelle mani di Gasly.
In top 10 anche uno straordinario Kimi Raikkonen, che nonostante l'infortunio alla gamba sinistra (che ancora lo fa zoppicare parecchio), ha chiuso al 7° posto a + 1''585, tenendosi dietro l'altra Racing Point di Stroll e la Renault di Ricciardo. Solamente 16° invece Antonio Giovinazzi (+ 2''205).