Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

IL COMMENTO

Compiti per le vacanze: Ferrari, agosto di riflessione dopo il flop di Budapest

L'ultimo giorno di scuola prima della pausa estiva ha riservato alla Scuderia solo delusioni

di Stefano Gatti
04 Ago 2025 - 10:42
 © Getty Images

© Getty Images

Scattato con la stabilità portata dalla conferma di Frederic Vasseur al timone (con tanto di benedizione sul posto da parte del presidente John Elkann) ed entrato nel vivo con la pole position di Charles Leclerc, il fine settimana del Gran Premio d'Ungheria è andato incontro - nella sua giornata-clou - ad una bruciante delusione. La possibile vittoria (sarebbe stata la prima dell'anno, al quattordicesimo tentativo) è sfumata sul più bello. La Scuderia si è trovata in mano un pugno di mosche (sotto forma di un ininfluente quarto posto), al capolinea di un weekend in retromarcia, con la sola costante - e scomoda - del rendimento clamorosamente insufficiente di Lewis Hamilton, le cui dichiarazioni di resa apparente sia sabato che domenica hanno fatto rumore, sollevando interrogativi destinati a rovinare a più d'uno la pausa estiva appena iniziata.

© Getty Images

© Getty Images

La Ferrari lascia Budapest limitando i danni in termini di classifica Costruttori, dove però l'obiettivo massimo e... il bis del secondo posto 2025 dietro alla McLaren. Mercedes peraltro non è distante (solo ventiquattro punti) e la partita è ancora aperta. E se il GP d'Ungheria ha comunque dimostrato che in certe condizioni (soprattutto circostanze) la SF-25 può quantomeno puntare alla vittoria (anche se domenica 3 agosto la McLaren ha dato la sensazione di giocare al gatto con il topo), non smette di stupire l'attuale débacle del binomio Hamilton-Ferrari. Con due Rosse là davanti invece di una sola, le carte da giocare sarebbero state molto più favorevoli e più variegate le opzioni. La realtà però è un'altra e fa male a prescindere, pensando all'umiliazione che il sette volte campione Lewis Hamilton sta subendo. È la realtà dei fatti e forse non è colpa di nessuno. Prenderne atto è obbligatorio, porvi rimedio... anche. A chi tocca? Diversamente, la seconda parte del Mondiale è destinata a trasformarsi in una discesa nell'abisso che finirebbe per compromettere anche le chances del binomio di rilanciarsi nel 2026.

© Getty Images

© Getty Images

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri