FORMULA 1

"Alonso è il 'padrino' del nostro team, ci porterà in alto", Luca De Meo assegna la mission 2021 a Fernando

Lo spagnolo mette nel mirino i primi punti iridati sulla pista che lo ha visto vincitore sedici anni fa davanti al sette volte iridato.

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Insieme ad Aston Martin, Alpine è stata la grande delusione del GP del Bahrain del 28 marzo scorso ma - all'inizio della settimana che porta ad Imola, il CEO di Renault Luca De Meo riassesta gli obiettivi stagionali e punta su Fernando Alonso come pedina-chiave della "campagna" 2021 (ed oltre) del team bleu.  Imola è già un nodo importante per Alpine e per lo spagnolo che in riva al Santerno ha dato vita ad paio di sfide intense con Michael Schumacher.  

"Imola mi piace e sono contento che sia tornata nel calendario del Mondiale dallo scorso anno. Quella del 2020 è stata una gara entusiasmante. Penso che alcuni dei cambiamenti - rispetto a quando ci aveva corso io in passato - abbiano migliorato il tracciato di gara. Qui ho dei bei ricordi: in particolare nel 2005, quando abbiamo vinto la gara e più tardi il campionato. Domenica dobbiamo a tutti i costi lottare per i nostri primi punti  del 2021. Speriamo di aver consumato in Bahrain tutta la nostra dose di sfortuna della stagione!" 

Fernando Alonso scalpita in vista dell'ingresso in pista venerdì mattina nel primo turno di prove libere. Sono stati proprio lo spagnolo e Schumacher a sfidarsi per la vittoria nelle ultime due edizioni del GP di San Marino andate in scena ad Imola (nel 2005 e nel 2006) prima del GP dell'Emilia-Romagna vinto lo scorso 1. novembre da Lewis Hamilton davanti al compagno di squadra Valtteri Bottas. Nel 2005 fu Alonso (che a fine stagione avrebbe conquistato il  primo titolo con Renault) a prevalere sul tedesco e sulla sua Ferrari, interrompendo uno strapotere della famiglia Schumacher che - cinque volte con Michael, una con il fratello Ralf - monopolizzava il podio alto imolese dal 1999...! 

Michael si prese la rivincita nel 2006 (appuntamento finale prima della sosta di quattordici anni), arrendendosi però ad Alonso nella caccia al titolo, finito per il secondo anno consecutivo nelle mani di Fernando. Il quale è oggi il "perno" della strategia di Luca De Meo (nell'intervista rilasciata a Top Gear) per la rincorsa di Alpine alle posizioni che contano. Imola intanto è una tappa-chiave (nel 2020 Ricciardo completò il podio con il terzo posto sulla Renault), dopo il passaggio a vuoto di Sakhir, dove Alonso è finito ko a causa di noie ai freni poco oltre metà distanza ed Esteban Ocon ha chiuso nelle retrovie, dopo essere stato maldestramente tamponato alla staccata di curva uno da Sebastian Vettel.

"Non ho la bacchetta magica e nemmeno la sfera di cristallo. Mi aspetto miglioramenti costanti gara dopo gara. La nostra vera sfida inizia nel 2022 ma questo non significa accontentarsi di un 2021 mediocre. Abbiamo Alonso, che è un vincente, e poi Ocon che è giovane e non ha nessuna intenzione di sprecare tempo in posizioni di rincalzo. Dobbiamo metterli nelle condizioni da fare bene. Fernando non è un esordiente. Nei test invernali in Bahrain gli sono bastati una decina di giri per tornare ai box e dire 'questo e quello non funzionano'. Ci arriva subito. Il nostro compito è esattamente quello di dargli una macchina con la quale possa scatenarsi. E poi non si sa mai cosa può succedere in un Gran Premio, no? Magari ci serve anche un po' di fortuna. Renault è la casa di Fernando ed io voglio che lui metta in pista tutta la sua esperienza per aiutarci a crescere. Ha un ruolo diverso rispetto a quindici anni fa. Ora lui qui è un po' il 'padrino' di tutti. L'unica richiesta che gli faccio è di aiutarci a diventare un team di punta. Perché è tutta questione di approccio e di atteggiamento mentale. E lui possiede entrambi".

 

 

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