La Skoda Superb 2.0 TDI stabilisce un Guinness World Record percorrendo 2.831 km con un solo pieno e un consumo medio di 2,61 l/100 km. L’impresa del pilota Miko Marczyk celebra la straordinaria efficienza del TDI
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Il motore diesel sta lentamente scomparendo. Anche in Europa, dove per decenni ha dominato il mercato, la sua parabola discendente sembra ormai irreversibile. All’inizio degli anni 2010, oltre una vettura su due immatricolata nel Vecchio Continente era alimentata a gasolio. Oggi, secondo i dati ACEA, la quota è scesa all’8,3%. Un crollo verticale, accelerato dall’introduzione di normative ambientali sempre più severe. Molti costruttori hanno scelto di dire addio al diesel, sostituendolo con motorizzazioni ibride o plug-in. Ma non tutti si sono arresi. Skoda, per esempio, continua a credere nella longevità e nell’efficienza del TDI, e lo ha dimostrato in modo clamoroso: conquistando un Guinness World Record con la nuova Superb.
Efficienza da record
Il protagonista di questa impresa è Miko Marczyk, campione europeo Rally 2025, che ha percorso 2.831 chilometri — l’equivalente di attraversare l’Europa da Varsavia a Lisbona — con un solo pieno da 66 litri. Tradotto in termini pratici: una media di 2,61 litri ogni 100 km, cioè oltre 90 chilometri con un litro di gasolio. La vettura impiegata era una Skoda Superb 2.0 TDI da 150 cavalli e 360 Nm di coppia, con trazione anteriore e cambio DSG a sette rapporti. Praticamente di serie, ad eccezione di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e di un assetto Sportline ribassato di 15 mm, la berlina ceca ha dimostrato che efficienza e piacere di guida possono ancora convivere. Durante il viaggio Marczyk ha mantenuto una media di circa 80 km/h. In alcuni tratti, come in Francia, complice il vento favorevole, il consumo è sceso fino a 2,2 l/100 km, cioè quasi 107 km con un litro. Un record nel record.
Un diesel al suo meglio
La Superb protagonista del primato aveva appena 20.000 km all’attivo, un peso contenuto (1.590 kg) e montava cerchi da 16 pollici. Durante la traversata, un veicolo di supporto ha aiutato Marczyk a ottimizzare la guida, segnalando in anticipo traffico e variazioni di percorso per ridurre al minimo frenate e accelerazioni. Il risultato non è frutto del caso: rappresenta la somma di una meccanica raffinata, di un’aerodinamica efficiente e di uno stile di guida calibrato. In tempi in cui l’elettrico monopolizza i discorsi sull’efficienza, questa impresa riporta in primo piano il fascino tecnico di un motore che ha scritto pagine fondamentali della storia automobilistica europea.
Il prossimo obiettivo: 3.000 km
Ma Miko Marczyk non si accontenta. Il suo nuovo obiettivo è quello di superare la soglia simbolica dei 3.000 chilometri con un solo pieno. Secondo il pilota polacco, il traguardo è realistico: basterebbero condizioni meteo più miti, percorsi con meno dislivelli e l’uso di gasolio premium per spingersi ancora oltre. Skoda, intanto, celebra questo primato come un tributo all’efficienza meccanica e alla tradizione del marchio, ma anche come un segnale d’orgoglio in un’epoca che sembra voler chiudere il capitolo diesel troppo in fretta.