Dopo undici anni di carriera, la Jeep Renegade esce di scena. Il piccolo SUV prodotto a Melfi, simbolo della globalizzazione del marchio americano non avrà un erede
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Nata nel 2014 come il SUV compatto che avrebbe dovuto far conoscere il marchio americano al pubblico europeo, la Jeep Renegade lascia ora la scena come una delle vetture più rappresentative della trasformazione del marchio americano. La sua produzione è stata interrotta nello stabilimento di Melfi, in Basilicata, dove veniva assemblata insieme alla “cugina” Fiat 500X, condividendo con quest’ultima piattaforma e gran parte della meccanica.
Un inedito
La Renegade non è stata una Jeep come tutte le altre. È stata, piuttosto, la Jeep che ha osato cambiare. Nata per piacere agli automobilisti del Vecchio Continente, aveva dimensioni compatte – appena 4,24 metri di lunghezza – ma conservava lo spirito da fuoristrada tipico del brand. Le sue forme squadrate, il frontale verticale, i fari tondi e la griglia a sette feritoie raccontavano un linguaggio inconfondibile, reinterpretato però in chiave urbana.
Ibrida e anche 4X4
Nel suo percorso, la Renegade ha saputo adattarsi ai tempi: prima con motori benzina e diesel, poi con le versioni ibride e plug-in, capaci di offrire trazione integrale elettrica. È stata anche una delle prime Jeep a proporre una gamma pensata per clienti diversi: chi cercava un SUV cittadino poteva sceglierla a trazione anteriore, chi voleva un mezzo più avventuroso trovava nelle versioni 4x4 una degna compagna di viaggio. In breve tempo, la Renegade è diventata un punto di riferimento per chi desiderava un’auto dal carattere deciso ma dalle dimensioni contenute, rappresentando la perfetta sintesi tra libertà americana e praticità italiana.
Best seller
Il successo commerciale fu immediato: milioni di unità vendute nel mondo, di cui una quota importante proprio in Europa, dove il modello divenne il simbolo di un marchio finalmente accessibile e vicino al pubblico urbano. Melfi, con la Renegade, divenne uno dei poli industriali più importanti di FCA prima e di Stellantis poi, portando in Basilicata un prodotto globale destinato a tutti i mercati.
Resta solo Avenger
Oggi, con la fine della sua produzione, Jeep si trova di fronte a una nuova fase strategica. Il peso del segmento dei SUV compatti – uno dei più competitivi e redditizi del mercato – sarà ora tutto sulle spalle della Avenger. Più corta (4,08 metri) e interamente sviluppata su piattaforma STLA Small, la Avenger è disponibile con motorizzazioni ibride o completamente elettriche. È già un successo commerciale, con oltre 200.000 ordini in Europa tra gennaio 2023 e luglio 2025, ma rappresenta una Jeep diversa, più leggera e più votata alla mobilità elettrificata che all’avventura pura.
Niente eredi
Per ora, una sostituta diretta della Renegade non è prevista. Alcune indiscrezioni parlano di un possibile nuovo SUV con dimensioni simili in arrivo nel 2027, ma nulla è stato ancora confermato. Nel frattempo, la gamma Jeep passerà idealmente dalla Avenger alla Compass, che con i suoi 4,5 metri di lunghezza presidia il cuore del segmento C, lasciando un vuoto simbolico che difficilmente potrà essere colmato.