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Cronaca

Rave nell’ex Bugatti di Campogalliano: il glorioso stabilimento trasformato in discoteca abusiva

A tre anni esatti dal caso “Witchtek 2K22”, circa 5mila giovani hanno occupato lo storico stabilimento della EB110. Tra traffico paralizzato, intervento delle forze dell’ordine e un arresto, torna l’allarme su sicurezza e abbandono industriale

di Redazione Drive Up
03 Nov 2025 - 08:50
 © Foto da web

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Nella notte di Halloween, poco dopo le due, migliaia di partecipanti hanno varcato i cancelli ormai scardinati dell’ex stabilimento Bugatti di Campogalliano. La viabilità della zona è collassata in pochi minuti, mentre polizia, carabinieri e vigili del fuoco hanno lavorato fin dall’alba per contenere un evento tanto improvviso quanto numeroso. La Motor Valley si è svegliata con un nuovo caso destinato a finire nel dibattito politico nazionale.
La “Fabbrica Blu”
Lo stabilimento, progettato da Giampaolo Benedini e inaugurato nel 1990, fu il cuore pulsante della Bugatti EB110, simbolo di rinascita e audacia tecnica. Dopo il fallimento del 1995, la struttura fu custodita per decenni dalla famiglia Pavesi, che aveva provato a mantenerne la dignità organizzando visite guidate e preservandone la memoria. Poi è arrivata la vendita del 2022 all’investitore francese Adrien Labi, personaggio già coinvolto in contenziosi fiscali nel suo Paese. Da quel momento l’ex fabbrica è scivolata nel degrado: cancelli aperti, arredi devastati, continui furti e nessun controllo. Le segnalazioni inviate al Comune e alla Regione sono rimaste senza risposta, mentre il Ministero della Cultura ha negato la tutela artistica, cancellando l’ultima chance di protezione.
La risposta delle istituzioni
Nel pomeriggio si è riunito in prefettura il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. La nota ufficiale parla di circa trecento persone identificate e della registrazione delle targhe di una cinquantina di veicoli per successivi accertamenti. È stato inoltre effettuato un arresto per possesso di sostanze stupefacenti con sequestro del materiale trovato. L’obiettivo delle forze dell’ordine è stato quello di evitare incidenti e situazioni ingestibili dentro un edificio già a rischio crollo in alcune aree.
Il precedente e la norma anti-rave
L’episodio riporta la memoria al 29 ottobre 2022, quando sempre nel modenese il rave “Witchtek 2K22” radunò oltre tremila giovani in un capannone abbandonato. La gestione di quel caso, delicata ma efficace nel portare allo sgombero senza scontri, ispirò l’articolo 434-bis del codice penale, il cosiddetto decreto anti-rave voluto dal nascente governo Meloni, che introdusse pene severe per chi organizza raduni pericolosi in edifici o terreni altrui. Tre anni dopo, però, lo scenario si ripete nella stessa provincia e con una partecipazione ancora più ampia.

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