L'INTERVISTA

Uefa, Rummenigge: "Sono perplesso dai bilanci della Juve"

L'ex Ceo del Bayern conferma il suo no alla Super League

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© Getty Images

Karl-Heinz Rummenigge, ex CEO del Bayern Monaco e oggi membro del board Uefa, ha rilasciato un'intervista a RTV38, tra Fair play finanziario, Super League e crisi economica. "Il Barcellona è sotto gli occhi di tutti, ma anche l'ultimo bilancio della Juventus mi ha lasciato perplesso" ha detto il dirigente tedesco, che boccia la Super League. "Si trasformerebbe il calcio in uno sport americano e con la cultura europea non funzionerebbe".

"Il FPF c'è ancora, ma è stato sciolto solo in certe cose perché il danno del Covid è per tutti, anche per il Bayern, un problema - ha spiegato nel corso della trasmissione "Zona Mista" -. Noi abbiamo zero spettatori e ogni partita perdiamo 4 o 5 milioni di biglietti. Sulla Super League invece vi chiedo: come mai l'hanno annunciata? Le società italiane e spagnole volevano ridurre il gap con i club inglesi che avevano un grande vantaggio con i soldi dei diritti tv". E ancora: "E' stato come chiamare un messaggio di SOS perché tutti quanti avevano grandi problemi finanziari".

Rummenigge spiega il suo no alla Super League. "Si incasserebbe di più, ma dove vanno i soldi? Dai giocatori e dagli agenti. Non credo valga la pena che i vari Messi e Ronaldo guadagnino 10 milioni in più. I costi vanno ridotti perché ogni anno siamo costretti, anche al Bayern, a rifinanziare i salari dei giocatori. Non credo che se un giocatore guadagna 6 milioni all'anno invece che 8 diventa povero".

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