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Turati: "la salvezza del frosinone sarebbe un sogno, ma l'inter è parte di me"

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"Dal primo giorno in cui sono arrivato, mi son sentito come fossi a Milano e non me l'aspettavo. Allo Stirpe si e' creata una magia unica. L'anno scorso abbiamo vinto la Serie B e ho fatto di tutto per tornare perche' sono stato davvero benissimo. Speriamo di continuare cosi', sarebbe un sogno che il Frosinone per la prima volta si salvasse in Serie A". A raccontarlo è il portiere del Frosinone Stefano Turati che si è raccontato ai microfoni di Radio Serie A. L'estremo difensore dei ciociari ha parlato della sua esperienza con i gialloblù elogiando il tecnico Eusebio Di Francesco "Ci ha dato una visione e una identita' di gioco chiara. Giochiamo sempre a calcio senza mai consegnare la palla e credo si sia sempre visto in tutte le nostre partite. Il mister ci trasmette voglia di riscatto e passione. Siamo tutti giovani e ambiziosi: questo ci accomuna nell'obiettivo. C'e' spontaneita' e una sana pazzia nell'affrontare le partite. Prima di scendere in campo, ci diciamo: li battiamo - ha spiegato Turati -. Soule'? Un talento incredibile, eccezionale, ma anche un bravissimo ragazzo, un pezzo di pane. Spesso al mattino condividiamo il mate perche' io ho sempre bisogno di una o due ore per carburare. Percio' arriviamo al campo, ci beviamo il mate e si comincia". 

Il portiere è tornato a parlare anche della sfida con l'Inter e del gol subito da Federico Dimarco che ha lasciato a bocca aperta in molti: "Non mi aspettavo il coro della curva nerazzurra. Non posso ignorare il mio passato: sono innamorato dell’Inter, è parte di me - ha confessato Turati -. Non so se Dimarco volesse tirare, so solo che fa rosicare tantissimo. L’ho rivisto almeno 180 volte, mi dico: mezzo metro in meno, mezzo metro in più… È stato molto bravo”.

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